La mia missione nel Palermo Calcio è finita
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Cessione Palermo, Zamparini: “La mia missione qui è finita”. Ecco cosa manca al closing…
Maurizio Zamparini conferma l'uscita di scena dal club rosanero, ma mancherebbero ancora alcuni dettagli prima del closing definitivo per la cessione del Palermo Calcio
Con queste brevi dichiarazioni, intervistato da Il Giornale di Sicilia, Maurizio Zamparini commenta il comunicato rilasciato ieri da Financial Investiments sulla cessione del Palermo Calcio.
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Secondo quanto riportato all'interno della propria edizione odierna dal noto quotidiano regionale, però, non mancherebbero soltanto le firme per giungere al definitivo closing della trattativa: la società acquirente infatti (il cui nome è, però, ancora avvolto dal mistero), impegnata nel mondo sportivo, avrebbe riscontrato alcuni intoppi in seguito alle notizie giudiziarie riguardanti l'imprenditore friulano ed il club rosanero, rallentando delle formalità sul mercato azionario (perché l'acquirente è quotato in Borsa e deve fare i conti con i controlli degli organi di vigilanza). Il contratto, tuttavia, sarebbe ormai stato stilato e pronto per essere depositato, così come sarebbero in via di definizione le prime introduzioni di capitale per rinforzare la squadra in vista del mercato di gennaio ma anche e soprattutto per la copertura del celeberrimo debito di Alyssa pari a 22,8 milioni di euro da saldare entro il 30 gennaio, per poi muoversi su degli investimenti a lungo raggio che riguarderebbero il nuovo stadio ed il centro sportivo.
La missione di Maurizio Zamparini in terra siciliana è però finita per ciò che concerne il ruolo di patron, poiché l'attuale numero uno del club di Viale del Fante dovrebbe rimanere comunque all'interno della società come consulente del ramo sportivo e potrebbe anche avere un peso specifico proprio su quel piano: a dimostrarlo sarebbero anche i continui contatti avuti negli ultimi giorni con Rino Foschi per le questioni relative al campo ed al calciomercato invernale. Proprio il dirigente originario di Cesena continuerà a svolgere il lavoro fatto finora: responsabile dell'area tecnica, direttore sportivo e supervisore di tutte le questioni riguardanti il campo. Lui, uno degli uomini di cui l'imprenditore friulano si fida di più, dovrebbe restare saldamente al comando delle operazioni anche con l'avvento della nuova società.
Molti cambiamenti avverranno invece sul fronte del Consiglio di Amministrazione: out Silvana Zamparini e Daniela De Angeli, mentre Guglielmo Micciché e Giovanni Giammarva parrebbero i due nomi più caldi per il ruolo da consigliere su proposta proprio della nuova proprietà, che ne dovrebbe indicare anche altri. L'ipotesi più accreditata sarebbe comunque quella di un consiglio "a tre" formato da due consiglieri ed un presidente, quest'ultima figura con maggiori incognite e con parecchi nomi che sarebbero attualmente in ballo, a cominciare dal presidente di Sicindustria Alessandro Albanese, per continuare con una vecchia conoscenza del club rosanerocome Rinaldo Sagramola, passando poi per Vincenzo Di Fresco (dirigente di Unicredit) fino ad arrivare al più chiacchierato Antonio Ponte, la cui candidatura era stata in precedenza annunciata dallo stesso Zamparini. Il businessman italo-svizzero, difatti, aveva avviato una trattativa per l'acquisizione del 10% delle quote della società siciliana, impegnandosi successivamente a trovare degli investitori pronti a rilevare il restante 90% del pacchetto azionario. La trattativa è però poi naufragata, ma l'uomo d'affari italo-elvetico è rimasto comunque in corsa per la poltrona presidenziale, pur non avendo nulla a che vedere con chi oggi parrebbe aver trovato l'accordo per il passaggio di proprietà del club di Viale del Fante.
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