"Il peggio del peggio del nostro paese è qui, si tratta il Venezia come l’ultima realtà provinciale".
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Venezia, Scibilia annuncia: “Presenteremo ricorso al Tar. Siamo vittime, l’Italia è con noi”
Le dichiarazioni rilasciate dal direttore generale del Venezia: "Se vogliamo salvare chi sbaglia e punire chi non sbaglia, facciamo pure…"
Lo ha detto Dante Scibilia, intervenuto nella giornata di oggi in conferenza stampa in rappresentanza del club di Joe Tacopina. Il direttore generale del Venezia ha annunciato che ricorrerà al Tar del Lazio dopo la decisione della Corte Federale d'Appello sul caso Palermo che, di conseguenza, ha ristabilito la disputa dei playout tra i veneti e Salernitana. Di seguito, le sue dichiarazioni.
"Per noi il 5 giugno non è una data accettabile, ci attendiamo la sospensione dei playout. Riteniamo di non avere avuto le stesse tutele di altre società. Siamo vittime di problemi di altri, non è che il problema magicamente scompare così. Questa non è una soluzione credibile; così ci nascondiamo dietro a un dito. Ci erano state date tutte le rassicurazioni possibili e immaginabili che saremmo stati salvi. E' stata resa esecutiva la decisione di primo grado del TFN, sono stati fatti giocare i playoff e sono stati annullati i playout. Adesso in due giorni ci viene comunicato a distanza di venti giorni che dobbiamo scendere in campo in spregio a qualsiasi regolamento, con un cambio incredibile di rotta del presidente Mauro Balata che decide i playout autonomamente senza convocare il Consiglio direttivo come da statuto. Ci tuteleremo in tutte le sedi competenti", ha spiegato.
GRAVINA E TAR -"Ho letto dichiarazioni gravi del presidente Gabriele Gravina in cui si minacciano sorprese a coloro che cercheranno di tutelare i propri diritti. Sono dichiarazioni che ad oggi non sono state smentite. Voglio pensare che vista la storia di Gravina siano state riportate in modo errato, ma non ci sono state smentite. Siamo uno stato di diritto o sbaglio? Ad oggi l’unico atto uscito è quello del presidente federale, impugneremo al Tar questa decisione. Dopo tre giorni eravamo pronti a fare i playout, ci è stato detto che non dovevamo farli e che non potevamo intervenire in alcun grado di giudizio. Dopo venti giorni improvvisamente ci dice che dobbiamo giocare, ma stiamo scherzando? Come società adiremo tutte le vie legali per tutelarci, Cosmi e i giocatori faranno le loro valutazioni se scendere in campo o meno. Se vogliamo salvare chi sbaglia e punire chi non sbaglia, facciamo pure… l’Italia è con noi, ci sarà un motivo, bisogna saper leggere queste situazioni. Il presidente decide di fissare le date il 5 e il 9 giugno e non si preoccupa che l’Assemblea di Lega ha deliberato all’unanimità che non si potesse giocare nelle finestre delle Nazionali. Il 5 giugno non è una data percorribile per noi e abbiamo impugnato al TAR questo provvedimento. Siamo l’agnello sacrificale per nascondere tutto. Zigoni non vede il campo da quindici giorni perché si è gestito per curarsi, se fosse stato il contrario sarebbe stata svolta tutta un’altra operazione. Il ricorso al TAR del Lazio lo presenteremo domani mattina. Per la sospensiva dei playout, poi vedremo", ha concluso.
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