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Mancini: “Scudetto? Non può vincere sempre la Juventus. Io CT? Mi piacerebbe, ma…”

Mancini: “Scudetto? Non può vincere sempre la Juventus. Io CT? Mi piacerebbe, ma…”

Le parole di Roberto Mancini, tecnico dello Zenit, sul campionato italiano e le squadre favorite per lo scudetto. Poi un pensiero sulla nazionale

Mediagol23

Lontano dall'Italia per altri impegni lavorativi, ma sguardo sempre attento sul campionato di Serie A e non solo.

Allenatore dello Zenit dallo scorso giugno, Roberto Mancini continua la rincorsa al titolo nella Premier League russa guardandosi le spalle dal CSKA, agguerrito a soli 4 punti di distanza. Nel fine settimana la pesante débâcle contro il Lokomotiv Mosca è costata caro alla squadra di San Pietroburgo, testa della classifica regalata ai moscoviti ora lontani tre punti. Tra un match e l'altro, però, Mancini ha anche il tempo di godersi un campionato che è stato suo fino allo scorso anno, la Serie A. Intervistato da Radio Deejay l'ex tecnico dell'Inter ha detto la sua sulla corsa scudetto, valutando le prestazioni positive di quelle che, fino allo scorso anno, erano considerata semplici outsider: "La Lazio sta facendo un gran campionato, sono felice per Simone Inzaghi. Le squadre per la vittoria del titolo sono sempre le solite. Il Napoli gioca bene, con una squadra che gioca insieme da anni ed è un vantaggio. L'Inter invece è una squadra costruita piano piano, è forte. Milan? Ci vuole tempo quando cambi così tanto. A volte riesci subito, poi però cali. Bonucci ha cambiato squadra dopo tanti anni ed è giusto ci siano le difficoltà del caso".

"Purtroppo per la Juventus non potrà vincere tutti gli anni. Il Napoli e l'Inter sono competitive, se la giocheranno loro. Con la Roma come possibile novità- ha proseguito il tecnico dei russi-. Se riesce a tenere il passo può diventare pericolosa".

Chiosa finale sulla possibilità di vederlo, in futuro, sulla panchina azzurra: "Io commissario tecnico dell'Italia? Prima di tutto spero che si qualifichi: un Mondiale senza l'Italia non ha senso. Mi piacerebbe arrivarci magari prima dei 70 anni. E' il sogno di ogni allenatore, ma adesso è giusto che la Nazionale sia concentrata sulla qualificazione".