Voglia di far bene e mettersi in mostra, si è presentato così Javier Pastore alla Roma.
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Roma, Pastore: “Pronto a combattere per conquistarmi un posto da titolare, al Psg…”
Pastore, tra passato, presente in giallorosso e obiettivi stagionali: "Sono pronto a fare ciò che mi chiede Di Francesco..."
Sbarcato in giallorosso il 26 giugno con un contratto di cinque anni, fino al 30 giugno 2023, il 'Flaco' in un'intervista rilasciata ai microfoni de 'Il Romanista' ha raccontato e analizzato le sue ambizioni per la prossima stagione: "Spero di fare bene e di giocare da grande squadra. Stiamo lavorando su questo nella preparazione. Ci stiamo allenando tantissimo per cominciare bene l’anno. È un ritiro un po’ lungo ma va bene così. È importante fare una buona preparazione per stare bene durante la stagione".
"Qui - ha aggiunto il classe '89 -, sono pronto a combattere per conquistarmi un posto da titolare con motivazioni completamente diverse. Il mio ruolo alla Roma? La Roma gioca con il 4-3-3, non mi posso mettere in testa di giocare trequartista, non c’è motivo di farlo. Quando ho firmato con la Roma ho parlato con Di Francesco e lui è stato chiarissimo: mi ha detto che avrebbe giocato col 433 e, se avessi accettato la proposta, avrei fatto la mezzala, correndo anche per la fase difensiva. Io gli ho dato la mia parola, so di poterlo fare. L’ho fatto spesso anche a Parigi, sia pure nella diversità di certe idee. Ma mi conosco perfettamente, conosco la mia capacità aerobica e so di poterlo fare. E se poi una partita cambierà qualcosa lo farò pure, io sono disponibile e sono pronto a giocare ovunque. Come ho fatto a Parigi, passando da attaccante a sinistra, a destra, mezzala sinistra, trequartista, mezzala destra, a 2 in mezzo, ho fatto tutto. Devo dire che io mi sento più comodo quando sono utilizzato in una sola posizione, così io so che è lì che mi devo giocare il posto. Sai delle volte se sei un bravo jolly il tuo posto ideale è la panchina".
La scelta di vestire la maglia giallorossa è stata appoggiata sin da subito, e per certi versi anche consigliata dall'ex compagno e amico Federico Balzaretti: "Ho parlato moltissimo con Federico, lui veniva spesso a Parigi e abbiamo giocato insieme a Palermo. Mi ha parlato tanto di quello che si stava facendo alla Roma e devo dire che effettivamente aveva ragione: quando sono andato via dall’Italia la Roma aveva una sua collocazione, adesso la società è cresciuta tantissimo".
Infine, un accenno anche all'esperienza vissuta al Paris Saint-Germain: "Sabatini dice che mi sono seduto dopo il primo anno in Francia. In realtà non è vero che mi sono seduto. Fino al 2015 ho giocato praticamente sempre tutte le partite da titolare, cambiando compagni, sistemi di gioco, allenatori, ma sempre in campo con massima responsabilità. Gli ultimi due anni sono stati diversi. La società ha sempre investito su tanti campioni e io non ho più avuto le stesse responsabilità e stando bene lì con la città e tutto alla fine ho mollato qualcosa - ha concluso il centrocampista argentino -".
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