La Primavera del Palermo entra nella storia. È la prima finalista della 68esima edizione del Torneo di Viareggio. Battuta l'Inter di Stefano Vecchi per 3-2: gol di La Gumina (doppietta), Maddaloni, Gyamfi e Correia.
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Viareggio Cup, Palermo-Inter 3-2: baby-rosa in finale contro la Juventus! Il commento e le foto
Il commento finale del match.
PRIMO TEMPO - Al Torquato Bresciani di Viareggio, i baby-rosa partono col giusto piglio e mettono subito sotto gli avversari: un avvio che vede i siciliani avanti al 3' con Maddaloni. Il difensore classe '98 corregge sotto misura una palla contesa in area, sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Nella circostanza sono state vibranti le proteste da parte della panchina nerazzurra, invocante un fuorigioco del calciatore palermitano: off-side che, secondo le immagini e le moviole riproposte successivamente, sembrerebbe non sussistere. Pochi dubbi invece in occasione del secondo gol dei baby-rosa. La Gumina sguscia sull'out mancino, Gyamfi non è in grado di contenerlo, se non commettendo fallo. Il sig. Prontera di Bologna non esita un istante: calcio di rigore. Il Palermo ha l'opportunità di andare sul 2-0 al 4' di gioco. Opportunità che La Gumina non si lascia per nulla scappare: trasformazione perfetta e sesto centro nella competizione. Diverranno sette le reti del classe '96 (e dunque tre i gol nel match del Palermo) pochi minuti dopo, quando La Gumina (a spasso e per distacco, il migliore della prima frazione di gara) si guadagna un calcio di punizione dal limite dell'area di rigore nerazzurra. Quattro passi verso il pallone, traiettoria insidiosa, portiere dell'Inter (Radu) in ritardo e gol del 3-0. Un La Guminashow. Stefano Vecchi, allenatore dei nerazzurri, prova a dare una scossa ai suoi con una doppia sostituzione: entrano Bakayoko e Pinamonti, escono Carraro e Cagnano. Ma la musica non sembra cambiare. La Gumina continua a brillare e a far girar la testa alla difesa milanese. Al 20' va infatti a pochi centimetri dalla tripletta, eludendo l'intervento degli avversari e calciando di poco a lato da posizione defilata. Inter sbilanciata e che prova a rimettere in piedi la partita sfruttando la velocità di Bakayako: il francese classe '98 dà il suo contributo sfornando cross sui quali Tafa e compagni si fanno trovar pronti. La via della rete l'Inter riesce comunque a trovarla: al 36' Marson respinge centralmente un calcio di punizione dei nerazzurri e Gyamfi mettendo in fondo al sacco. 3-1 e squadre che guadagnano la via degli spogliatoi.
Presente al Bresciani anche Marcello Lippi, ex commissario tecnico della Nazionale Italiana che, intervenuto ai microfoni di Rai Sport, non nasconde di aver apprezzato le giocate dell'asso dei rosanero La Gumina (qui le dichiarazioni di Lippi).
SECONDO TEMPO - All'intervallo Stefano Vecchi prova a mischiare le carte: dentro Zonta e Rapaic, fuori Kouame e De Micheli. E la mossa sembra fruttare: tant'è che al 4' della ripresa arriva il gol che riapre ufficialmente la partita. Bakayoko scappa sulla fascia destra, dentro il pallone per Pinamonti, miracolo di Marson che però non può nulla su Correia. 3-2. L'Inter continua il pressing e il Palermo si chiude nella propria area di rigore, provando a conservare il vantaggio. La panchina nerazzurra torna a vibrare quando, su un cross, Punzi sfiora col braccio in area: le proteste interiste però non servono, perché il direttore di gara non rinviene l'irregolarità, nessun calcio di rigore. Il Palermo soffre e gli animi si surriscaldano. Proteste da entrambi gli allenatori che vengono espulsi (materia del contendere una palla inspiegabilmente non restituita ai siciliani): fuori prima Libro (secondo del Palermo), poi Bosi e Vecchi. A dirigere la panchina dei rosa è inizialmente Baccin (responsabile del settore giovanile), poi il preparatore dei portieri. Le lancette dell'orologio scorrono, i cartellini abbondano. L'Inter termina in dieci, in virtù dell'espulsione di Sobacchi. Si gioca poco, si protesta tanto. Il risultato non varia. Il Palermo vince per 3-2 e approda in finale: il 30 marzo se la vedrà con la Juventus di Fabio Grosso che ha eliminato ai rigori lo Spezia (qui il commento).
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