L’addio di Gilardino al Palermo era nell’aria da qualche settimana, ma il concretizzarsi del passaggio all’Empoli sta gettando nello sconforto i preoccupatissimi tifosi rosanero.
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Via i senatori, ritiro alle porte: il mercato a rilento preoccupa i tifosi. Foschi prepara il colpo a centrocampo
La cessione di Gilardino, gli addii di Maresca e Sorrentino, la vendita imminente di Vazquez. Il Palermo si ritrova a pochi giorni dall'inizio della preparazione con l'organico smantellato in attesa degli innesti che dovranno essere importanti.
Il club di Zamparini ha già perso Sorrentino, Maresca, Cristante, Brugman e Gilardino, inoltre di sicuro cederà anche Vazquez, Lazaar e chissà, forse anche Hiljemark. Il mercato, quello ufficiale, è iniziato soltanto da pochissimi giorni, ma questo diaspora rosanero che sta coinvolgendo i giocatori più esperti e affidabili della scorsa stagione non è passata inosservata, anzi, è motivo di più di una preoccupazione. I tifosi, che si erano tranquillizzati dopo l’arrivo a Palermo di Foschi, un direttore sportivo stimato sia dal punto di vista professionale che da quello umano, adesso sono tornati a rumoreggiare sul web e non solo (davanti allo stadio sono comparsi i primi striscioni). Tra una settimana la squadra comincerà il ritiro con un centrocampo ed un attacco tutti da costruire. Di fatto la difesa è l’unico reparto che al momento è al completo, anche se manca ancora l’erede di Lazaar ed eventuali aggiustamenti in corso verranno fatti in caso di cessioni. Gyomber sarebbe il primo della lista qualora partisse uno tra Gonzalez e Goldaniga. A centrocampo i problemi più grossi, visto che è andato via più di mezzo reparto e qualcos’altro potrebbe ancora cambiare. Hiljemark non sarà a Bad perché ha cominciato da poco le sue vacanze post-europei, Cristante e Brugman sono finiti al Pescara e il contratto di Maresca non è stato rinnovato. Di fatto ad oggi il Palermo andrebbe in Carinzia a fare la preparazione coi soli Jajalo e Chochev a centrocampo. Per questo c’è da attendersi che Foschi porti a termine almeno un paio di operazioni in vista del ritiro. La sensazione è che il direttore sportivo del Palermo voglia piazzare in mediana almeno un colpo importante, attorno a cui costruire la squadra del 2016-17. Tutti gli indizi portano a Luca Cigarini, elemento di qualità ed esperienza che piace tantissimo anche a Ballardini. L’operazione non è semplice perché il giocatore ha un contratto che scade tra due stagioni a 700mila euro l’anno, ma per la squadra di Gasperini sembra non essere più incedibile ed è probabile che un accordo si possa trovare. L’idea sembra quella di affiancare Cigarini a un regista di prospettiva come Gnoukouri. Le alternative si chiamano Dezi, Tachtsidis e Scozzarella, anche se non è da escludere qualche nome a sorpresa.
L’altro grande dilemma è l’attacco, che perderà entrambi i giocatori cardine della passata stagione. Senza Vazquez e Gilardino la volontà del club sembra quella di scommettere sull’esperienza e la fame di un altro bomber esperto come Borriello. L’attaccante napoletano è svincolato e nello scorso campionato ha dato ampia dimostrazione di volersi rimettere in gioco, tornando in forma come non lo si vedeva da diverse stagioni e mettendosi in discussione in piazze come Carpi e Bergamo. I risultati sono stati piuttosto buoni, tanto che con un gol ogni 200 minuti giocati è riuscito a centrare la porta più frequentemente anche di Gilardino (nel complesso ha siglato anche più assist, ma ha giocato meno e segnato un numero totale inferiore di gol). Accanto a Borriello l’intenzione sembra quella di mettere due ali d’attacco. Il Palermo ha già Quaison e Trajkovski, ha riportato in rosa Embalo e ha in mano l’interessantissimo Ciano del Cesena di Foschi (che piace al Chievo).
Tanti nomi, alcuni pure stuzzicanti, ma adesso il Palermo di Zamparini e Foschi deve cominciare a chiudere le operazioni e dimostrare al suo pubblico che qualcosa si sta muovendo, altrimenti il rischio è che l’ambiente ricada in quello scetticismo che solo per pochissimo tempo il ritorno dell’amato DS della promozione era riuscito ad allontanare. Il calcio è fatto anche di entusiasmo e di psicologia spicciola. Perdere Gilardino senza prima aver annunciato qualche arrivo importante è stato un primo errore, specie in una piazza già orfana di diversi giocatori molto amati.
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