Niklas Gunnarsson commenta i suoi primi mesi vissuti al Palermo.
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Palermo, senti Gunnarsson: “Sono motivato e voglio diventare una pedina importante. Vi svelo il mio sogno”
Il difensore norvegese pronto a diventare un elemento fondamentale in vista della prossima stagione
Il difensore norvegese classe '91 è stato l'unico acquisto portato a termine dalla dirigenza inglese che rimase a Palermo solo per alcuni mesi. Dopo le esperienze al Valerenga e al Djurgarden il centrale difensivo ha raggiunto la Sicilia dove ha intenzione di restare anche in vista della prossima stagione di Serie B.
Il possente difensore, in vacanza in patria, ha rilasciato una lunga intervista al tabloid norvegese Verdens Gang nel corso della quale ha parlato del suo arrivo in rosanero e del suo futuro con la maglia del Palermo.
"Il calcio è tutto per i siciliani, è una questione di vita o di morte. Se consiglio ai giocatori di lasciare la Norvegia? Dipende da quanto sei forte mentalmente e da quanto vuoi sacrificarti. Se raggiungi un paese al di fuori della Scandinavia trovi una mentalità completamente diversa. È un ambiente estremamente cinico e se non hai un carattere forte meglio non andare all'estero. Quando sono arrivato, eravamo primi in classifica ed eravamo i favoriti per la promozione diretta in Serie A, poi sono successe tante cose. Si è parlato molto di cessione della società, si sono succeduti diversi presidenti e cose del genere. Tutto questo ha creato incertezza".
Gunnarsson si è altresì soffermato sull'approdo in Sicilia di Arkus Network e descritto ciò che ha caratterizzato le sue giornate fino ad ora.
"Ora abbiamo un nuovo presidente, si tratta di una proprietà seria che ha un progetto per il futuro, vogliono riportare il club in Serie A entro uno/tre anni. Sarà interessante vedere cosa accadrà. A Palermo c'è un bel clima ed il cibo è fantastico, ma la gente probabilmente pensa che la vita sia più affascinante di quello che realmente è. Non hai l'opportunità di andare in spiaggia e vivere da turista: ci alleniamo alle cinque del pomeriggio e trascorro la maggior parte del tempo a casa. Faccio colazione, pranzo e poi vado all'allenamento, dopo torno a casa. Questo è quello che faccio. Ciononostante sono incredibilmente motivato. Tornerò a luglio, darò il massimo in allenamento e vedrò se avrò l'opportunità di diventare una pedina importante. La lingua è un ostacolo, spetta a me imparare velocemente l'italiano. Devo adattarmi a loro, non sono loro quelli che devono adattarsi a me. Non vedo l'ora di giocare ad alto livello andando avanti, sogno anche una convocazione in Nazionale. È il sogno di tutti i giocatori di calcio, e questo vale anche per me".
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