Palermo-Sampdoria 1-1: come all’andata, un’altra beffa. Quagliarella riprende i rosanero al novantesimo

Ancora un'altra beffa, ancora contro la Sampdoria.

Il Palermo è stato ripreso al novantesimo dagli uomini di Giampaolo, esattamente come accaduto nella gara d'andata. Al gol su rigore di Nestorovski ha risposto alla fine della ripresa il solito Quagliarella.

I rosanero non hanno cominciato benissimo il match, concedendo dopo soli 5 minuti un’occasione clamorosa a Quagliarella. L’esperto ex attaccante della Juventus ha superato anche Posavec ma ha incredibilmente messo a lato la più semplice delle opportunità. Col passare dei minuti gli uomini di Lopez hanno fatto valere una maggiore forza di volontà, pressando tantissimo i portatori di palla blucerchiati e mettendo in crisi il palleggio degli ospiti. In diverse circostanze la densità del Palermo ha prodotto delle vere e proprie occasioni da gol, la più ghiotta quella capitata a Balogh al 16′, col magiaro che però ha calciato addosso a un concentratissimo Viviano il pallone del vantaggio. Alla mezzora Bereszynski ha travolto Balogh in area e Nestorovski ha trasformato con la consueta freddezza il penalty dell’1-0.

Fino all'ottantesimo i rosanero hanno rischiato meno che nel primo tempo, concedendo poco a Quagliarella e compagni e mettendo pure qualche brivido a Viviano. Il tanto atteso forcing della Sampdoria è tardato ad arrivare, ma ha prodotto in extremis il pareggio. L'esperto attaccante degli ospiti ha battuto proprio al novantesimo Posavec facendo rivivere a Nestorovski e compagni l'incubo dell'andata, quando era stato Bruno Fernandes a riagguantare il pari all'ultimo minuto.

La salvezza è comunque un po' più vicina, visto che ieri l'Empoli ha perso contro la Juventus, ma non sarà facile per il Palermo riprendersi da un simile contraccolpo psicologico. Il gol di Quagliarella ha punito oltre i suoi demeriti una squadra che fino a quel momento aveva fatto decisamente meglio degli avversari. I rosanero sono la squadra che ha perso più punti da situazione di vantaggio nell'intero campionato e questo successo sfumato non fa altro che arguire quella che è ormai una vera e propria sindrome. Rimane una prestazione incoraggiante: con questo spirito la salvezza non è impossibile, a patto che cambi qualcosa dal punto di vista psicologico.