La paradossale telenovela sulla panchina del Palermo di Maurizio Zamparini sembra non poter trovare soluzione di continuità. I colpi di scena in serie maturati nel giro di un paio d'ore in seguito alla sconfitta contro la Fiorentina potrebbero non essere gli ultimi. Paradossale la posizione di Davide Ballardini, prima di fatto sollevato dall'incarico, quindi frettolosamente richiamato al suo posto dal patron, dopo l'epilogo burrascoso della telefonata tra lo stesso Zamparini e Beppe Iachini che avrebbe dovuto preludere al ritorno in sella del tecnico marchigiano esonerato ai primi di novembre proprio in luogo dell'allenatore ravennate.
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Palermo: panchina rosa, è partita aperta. Zamparini-Iachini è disgelo. Ballardini e la Fatal Verona
Le ultime sulla panchina rosanero.
Secondo indiscrezioni raccolte dalla redazione di Mediagol.it, la partita è ad oggi ancora aperta e la revoca dell'esonero di Ballardini è stata dettata più da questioni prettamente logistiche che non da un repentino ravvedimento del patron friulano: sia chiaro, le divergenze rivedute tra Zamparini e Iachinisulle quali vi abbiamo già documentato permangono nette e difficilmente conciliabili, ma nonostante i toni aspri del confronto, non vi sarebbe stata una rottura dai contorni bruschi e definitivi. Iachini, una volta formulate le sue richieste al patron al fine di riprendere il manico della squadra con concrete chance di perseguire l'obiettivo salvezza, avrebbe comunque preso tempo, riservandosi di dare una risposta definitiva dopo il match di domenica al Bentegodi di Verona. Ragion per cui, la conferma di Ballardini un atto ragionevolmente irrinunciabile, anche e soprattutto per ragioni temporali. Dal canto suo, il tecnico ravennate, comprensibilmente imbarazzato dalle caotiche dinamiche della questione, dovrà giocarsi il posto con uno stato d'animo non certo ideale proprio nell'incrocio salvezza contro gli scaligeri. Ballardini, la cui legittimità del ruolo non è stata di certo rinsaldata agli occhi della squadra dagli ultimi stucchevoli avvenimenti, cercherà con la professionalità e la flemma a lui proprie, di salvare il posto ottenendo un risultato positivo. L'epilogo del match contro Toni e compagni sarà senza ombra di dubbio il crocevia definitivo della sua seconda esperienza sulla panchina del Palermo.
Un ulteriore flop renderebbe automatico il suo esonero, creando i presupposti per una riapertura del dialogo tra Zamparini e Beppe Iachini. Le posizioni tra i due al momento rimangono distanti, ma sono in corso febbrili tentativi di mediazione per trovare un punto di convergenza e spianare la strada al ritorno del tecnico marchigiano sulla panchina rosanero. Iachini è stato chiaro e non intende recedere di un minimo rispetto alle garanzie richieste: ok l'arrivo di Cristante, ma urgono almeno tre innesti dal profilo ben delineato, elementi di carisma e qualità pronti fin da subito per far fare un immediato salto di qualità al gruppo. L'allenatore marchigiano vuole giocarsi le chance di salvezza a modo suo: piena condivisione nelle scelte di mercato; l'auspicio di valutare l'ipotesi del reintegro in rosa di Enzo Maresca, ritenuto figura importante in termini di spessore, personalità e leadership dentro e fuori dal campo; autonomia totale nelle scelte tecnico-tattiche con relativo ritorno al 3-5-1-1, modulo che a suo avviso si addice maggiormente alle caratteristiche di questa squadra; fiducia e piena titolarità ai senatori Sorrentino e Gilardino, valore aggiunto sul piano tecnico nell'immediato, al di là di ogni aspetto anagrafico e contrattuale, così come il rilancio di fidi gregari, quali Vitiello e Andelkovic, in grado di garantire affidabilità e piena conoscenza di dettami e movimenti del suo verbo calcistico. Ovviamente ciò comporterebbe una drastica riduzione dello spazio di quegli elementi maggiormente utilizzati nell'era Ballardini e che il tecnico ascolano non ritiene ancora idonei per fornire garanzie nell'immediato nel ruolo di titolare. Carta bianca e scelte ispirate da matrici solo ed esclusivamente di natura tecnica. Questa la ricetta per la salvezza dettata da Iachini che, se avallata dal patron, porterebbe ad una chiara inversione strategica e gestionale sul mercato e non solo rispetto alla politica attuata nell'ultimo periodo.
Non sarà facile, visto l'orgoglio e la personalità tracimante che contraddistingue il presidente rosanero, che Zamparini decida di advenire in toto alle richieste avanzate dal mister marchigiano, ma un ulteriore passo falso al Bentegodi e lo spettro della retrocessione potrebbero portarlo a miti consigli, creando quindi i presupposti per il ritorno di Iachini in Sicilia. In questo caotico scenario, Davide Ballardini si appresta a guidare la squadra in un match delicato per il futuro del club di viale del Fante quasi da separato in casa.
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