Di Massimiliano Radicini.
serie b
Palermo, niente commissariamento: nominato un “curatore speciale”. I dettagli
E' questa la decisione della quinta sezione civile del Tribunale di Palermo, che ha nominato un curatore speciale per il club rosanero
Niente commissariamento per il club rosanero. E' questa la decisione della quinta sezione civile del Tribunale di Palermo. Ma, di contro, per il club di viale del Fante è stato nominato un "curatore speciale", dopo il procedimento avviato su richiesta dalla Figc, che dovrà valutare se i rapporti con la vecchia proprietà siano effettivamente chiusi e se vi siano eventuali conflitti di interesse tra le due gestioni.
L'udienza è iniziata questa mattina alle 10.30 e si è protratta per più di due ore. Il Tribunale ha preso atto dei nuovi amministratori e del nuovo collegio sindacale, stabilendo la data di una nuova udienza. Nonostante ciò, però, la quinta sezione civile ha deciso di nominare un curatore nell'interesse dell'US Città di Palermo onde evitare l'insorgere ed il sussistere di un potenziale conflitto d'interessi tra la società e gli amministratori.
LE CONSEGUENZE Per la nuova proprietà, secondo quanto stabilito dalle norme che disciplinano la materia, il provvedimento adottato dal Tribunale non comporterà nulla in termini di effettiva operatività ed il tutto è solamente circoscritto al frangente di questo giudizio. A livello sostanziale sarà ancora tutto nelle mani dei nuovi amministratori che potranno quindi proseguire regolarmente l'attività. Il curatore speciale è un istituto previsto dalla legge al fine di garantire l'insussistenza di conflitto di interesse tra rappresentante e rappresentato.
COSA E' SUCCESSO Il procedimento stava per essere rinviato vista la nomina dei nuovi amministratori che avrebbero dovuto esser convocati e quindi presenziare all'udienza, ma a quel punto la Figc sarebbe intervenuta ipotizzando un conflitto di interessi tra amministratori e società. Per tale motivo il Tribunale si è poi pronunciato nominando un curatore speciale. Che quindi seguirà esclusivamente questo giudizio, solo per la fase processuale. Il tutto serve per avere la possibilità di effettuare un'ispezione, qualora le presunte irregolarità che avrebbe rilevato la Federcalcio, venissero confermate. Tutte le questioni che riguardano suddetta vicenda sarebbero da attribuire alla precedente gestione societaria.
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