"Schelotto me lo ha presentato circa un mese fa un mio amico e collaboratore, il quale è un agente e intermediario di levatura internazionale che cura gli interessi di vari allenatori e calciatori ad oggi tesserati da numerosi top-club europei". Questo l'incipit con cui Zamparini ha aperto la conferenza stampa di presentazione del neo-tecnico del Palermo, ex giocatore simbolo del calcio argentino, spiazzando alla sua maniera gli addetti ai lavori e operatori dell'informazione.
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Palermo: il vento dell’Est e l’ombra del Chelsea di Abramovich sul club di Zamparini. Chi c’è dietro le recenti operazioni di calciomercato
Tutta la verità sull'arrivo di Guillermo Barros Schelotto, protagonisti e retroscena dell'operazione. Scopriamo le nuove frontiere del mercato rosa.
LEMIC E CURKOVIC
L'amico a cui fa riferimento il presidente rosanero è Vladica Lemic, più noto come Vlado, agente Fifa ed intermediario tra i più noti ed influenti del panorama calcistico internazionale. Legato da un rapporto professionale e di stima con Davor Curkovic, agente di Mato Jajalo e Uros Djurdjevic, nonché fidato consulente del patron friulano, Lemic è stato principale artefice e ispiratore dell'operazione Schelotto, caldeggiando la sua candidatura a futuro tecnico del Palermo.
SCHELOTTO A CASA DI ZAMPARINI
La scintilla tra il patron rosanero e il giovane allenatore argentino è scoccata proprio nel corso di un incontro a casa Zamparini alla presenza di Lemic che nella fattispecie ha fatto da vero e trait d'union tra le parti. Zamparini, già conscio delle ottime referenze professionali fornitegli sia da Lemic che da Curkovic, è rimasto favorevolmente colpito dall'idea di calcio propositivo e all'avanguardia illustrata da Schelotto congiuntamente alla personalità e alla determinazione manifestata dall'ex gloria del Boca durante il confronto.
El Mellizo ha stupito il patron per la meticolosità con la quale si era già documentato sulle nozioni e dinamiche del calcio italiano con particolare riferimento alla attuale realtà del club rosanero, unitamente alle caratteristiche dei calciatori adesso a sua disposizione. Nelle intenzioni iniziali, il ciclo Schelotto sarebbe dovuto partire dalla stagione successiva, ma il caos pre e post-Verona con annesso esonero di Davide Ballardini, ha giocoforza accelerato il processo.
LE FORTUNE DI LEMIC
Ex calciatore del Lierse, Vlado Lemic è stato protagonista di una progressiva ascesa professionale che lo ha consacrato ad oggi uno dei manager ed intermediari più importanti e prestigiosi su scala europea. Proprio nel club belga, grazie al rapporto di stima che lo legava al suo tecnico, Eric Gerets (poi trasferitosi al Psv Eindhoven), ha origine la sua parabola professionale che vede originariamente gravitare in Olanda il centro dei suoi interessi.
Il fondatore della VLSports Consulting (ossia Vladica Lemic Sports Consulting) diviene consulente di mercato del club della Philips, operando perfettamente in sintonia con Piet de Visser e Franck Arnesen, rispettivamente capo-scouting e direttore generale dei Boeren.
IL LEGAME CON IL CHELSEA E ABRAMOVIC
I tre danno vita a una sinergia brillante e proficua sia sul piano professionale che economico, tant'è che la collaborazione si protrae, con ruoli e competenze distinte, in seno al Chelsea del neo-patron Roman Abramovich: de Visser assurge al ruolo di consulente personale di mercato del magnate russo; Arnesen assume l'incarico di dg dei blues; mentre Lemic diviene figura professionale di riferimento, in qualità di agente, intermediario ed emissario, in gran parte delle operazioni, in entrata e in uscita, effettuate dal club londinese.
Al contempo, Lemic sfrutta i suoi contatti e le sue entrature per creare un asse preferenziale tra Psv e Chelsea prestando la sua opera di mediazione nel trasferimento di Alex, Robben e Kezman dal sodalizio olandese alla corte di Abramovich.
OPERAZIONI PRINCIPALI
Divenuto uomo di fiducia del patron dei blues e figura di spicco nell'orbita Chelsea, Lemic mette la firma su alcune operazioni di mercato di assoluto prestigio: presta la sua mediazione nell'ambito del passaggio di Drenthe, Klaas-Jan Huntelaar e Luka Modric al Real Madrid di Florentino Perez; in collaborazione con Predrag Mijatovic, ex direttore sportivo dei blancos, collabora alla negoziazione tra Inter e Anzhi Makachkala che culminerà nel trasferimento di Samuel Eto'o al club russo. Inoltre, lo stesso Lemic entra occasionalmente a far parte dell'equipe di Jorge Mendes, procuratore tra gli altri dello Special One, Jose Mourinho.
I RAPPORTI CON RISO
Lemic intrattiene rapporti professionali e di stima anche con il giovane agente ed intermediario italiano Giuseppe Riso, insieme al quale intavola la trattativa poi sfumata tra Fiorentina e Chelsea che avrebbe dovuto portare il montenegrino Stevan Jovetic a Londra, in qualità di emissario dei blues.
Di concerto con il rampante procuratore calabrese, il manager serbo cura anche la mediazione relativa al cessione di Carlos Tevez dal Manchester City, svolgendo un ruolo significativo sia nella trattativa con il Milan (successivamente sfumata in extremis), sia nella seguente negoziazione tra Citizens e Juventus, che sancì l'approdo a Torino dell'Apache.
CRISTANTE
Giuseppe Riso cura, tra gli altri, anche gli interessi di Bryan Cristante, giovane centrocampista classe '95 scuola Milan, appena approdato in rosanero dal Benfica. Grazie ai suoi buoni uffici con la dirigenza lusitana, Lemic ha portato a termine diverse operazioni di mercato con il club di Lisbona: le più significative riguardano l'arrivo in Portogallo di Miralem Sulejmani e Nemanja Matic, entrambi assistiti dallo stesso manager serbo. In ragione di ciò, la figura di Lemic ha certamente avuto un peso specifico importante nel passaggio di Cristante dal Benfica al Palermo: l'agente Fifa ha fatto da chiavistello, regista e trait d'union nell'ambito della trattativa tra i due club, dando un sensibile contributo ai fini della felice conclusione dell'affare.
Contestualmente ha piazzato l'ennesimo calciatore della sua scuderia proprio al Benfica colmando il vuoto lasciato in organico dalla partenza dell'ex regista del Milan: trattasi del classe '97, Ivan Saponjic.
I TRE CONSIGLIERI DI ZAMPARINI
Davor Curkovic, Vlado Lemic e Giuseppe Riso: è così composto il gruppo di management che vanta, ad oggi, un peso specifico preponderante nella definizione delle strategie di mercato in casa rosanero.
NUOVA LINFA PER GEROLIN
Figure molto vicine all'attuale ds Manuel Gerolin che funge da ponte e mastice tra questo triumvirato ed il patron Maurizio Zamparini. Più talent scout che ds, nell'accezione canonica del termine, Gerolin ha condiviso con Curkovic, Lemic e Riso la paternità della scelta Schelotto: una forte assunzione di responsabilità che rinsalda, al momento, una posizione non solidissima fino a qualche settimana fa.
LO SCOUTING DI ZAMPARINI
Zamparini conta molto sull'immagine e le entrature su scala internazionale, in particolare di Vlado Lemic, per conferire maggiore peso specifico e diplomatico al club, creando una rete di scouting e dei canali preferenziali che possano risultare premianti in termini di appeal e tempestività sul mercato.
Non solo talenti dell'Est, ma anche un monitoraggio minuzioso e una visione d'insieme sul mercato sudamericano setacciato per conto di Vlado Lemic dal fratello Zoran, anch'egli agente intermediario in seno al gruppo di lavoro.
IL VENTO DELL'EST
Basta spulciare l'attuale organico a disposizione di Viviani e Schelotto per trovare un cospicuo numero di assistiti riconducibili alla scuderia Lemic-Curkovic: da Jajalo a Trajkovski, passando per Uros Djurdjevic, Posavec (giovane portiere prelevato dall'Inter Zapresic), fino al macedone Nestorovski, ufficialmente tesserabile dal prossimo giugno in quanto extracomunitario. Seppur indirettamente, anche nell'operazione Balogh, giovane terminale offensivo ex Debreceni, ci sarebbe lo zampino del duo Lemic-Riso.
A suffragio della massima fiducia che il patron ripone nei riguardi del management a forti tinte serbe, l'avallo del patron all'intuizione proposta da Lemic: l'ingaggio di Guillermo Barros Schelotto, in qualità di nuovo allenatore del Palermo, con annesso contratto triennale.
ZAMPARINI FOOTBALL MANAGER
Il presidente rosanero ha ormai da tempo deciso di rinunciare al canonico profilo dirigenziale di carisma e di spessore che rivendichi centralità e piena autonomia nel pianificare e gestire la campagna trasferimenti.
In virtù del suo ego tracimante e della sua competenza calcistica, il patron intende tracciare in prima persona le linee guide del mercato del club, dando un imprimatur chiaro e incontrovertibile, finalizzato al reperimento e alla valorizzazione di giovani talenti di prospettiva da svezzare e forgiare, nell'auspicio di conciliare il risultato economico a quello sportivo.
Il potere decisionale resta di esclusiva pertinenza del patron che si avvale della consulenza di una variegata equipe di agenti, intermediari e dirigenti di sua fiducia, vagliando man mano le numerose opzioni di mercato che vengono quotidianamente propinate a lui e ai suoi più stretti collaboratori.
GLI ITALIANI
Oltre alle consultazioni coi suoi ben noti pupilli (Rino Foschi, Walter Sabatini e Francesco Guidolin), tra i consulenti più stimati dal patron certamente figura Gianluca Fiorini, brillante regista dell'operazione Hiljemark, per il quale i rosanero avrebbero già ricevuto allettanti offerte da alcuni club della Premier League (Norwich in testa).
FIORINI
Fiorini ha avuto modo di fungere da ispiratore e trait d'union nella lunga trattativa di quest'estate tra Palermo e Arsenal per Joel Campbell, culminata in un'offerta ufficiale da parte della società di viale del Fante non ritenuta sufficiente in relazione alle pretese dei Gunners.
L'intermediario di casa a Londra ha gestito anche il passaggio in rosa del giovane attaccante venezuelano Manuel Arteaga, che a Verona ha collezionato la sua prima convocazione e scalpita in attesa di poter fare il suo debutto con la maglia del Palermo.
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