Ieri l'indiscrezione: L’Alta Corte di Manchester avrebbe condannato il Palermo e Maurizio Zamparini a pagare 15 milioni di euro per risarcire il fondo che aiutò proprio il patron friulano ad acquistare – nel 2012 – Paulo Dybala dall’Instituto de Cordoba. Il fondo cui si fa riferimento è la Pencil Hill Ltd, fondo che lamentava il mancato pagamento del cartellino dell'attaccante argentino all’epoca del suo approdo in rosanero. Oggi emergono nuovi dettagli. La Pencil Hill Ltd - scrive l'edizione odierna de 'La Repubblica' - reclamava il pagamento di 6,7 milioni di euro dal Palermo per l'arrivo in rosanero di Dybala. Una cifra che col tempo sarebbe aumentata, prima di un milione di euro per un accordo fra le parti sottoscritto nell'agosto 2012 e infine raddoppiata a 14,4 milioni di euro per una penale presente nel contratto e che scattava qualora il primo versamento non fosse stato effettuato. Nello scorso luglio il Tas avrebbe dato nuovamente ragione al fondo inglese, ritenendo però eccessiva la somma iniziale di 6,7 milioni di euro e riducendola. In quel momento il debito complessivo del Palermo ammontava a 9,4 milioni di euro. Ma, dal momento che la società non ha mai effettuato il pagamento, la causa è stata portata davanti all'Alta Corte di Manchester che ha confermato il verdetto di Losanna condannando il Palermo al pagamento dei 9,4 milioni di euro già stabiliti più gli interessi.
palermo
Palermo: caso-Dybala, guai per Zamparini. Emergono nuovi dettagli
Il club condannato a pagare il fondo che entrò nell’acquisto di Dybala.
© RIPRODUZIONE RISERVATA