Finalmente Nino La Gumina.
serie b
Orgoglio La Gumina, la famiglia: “Gol? É solo il primo di una lunga serie, grazie a Bosi e Baccin”
Otto anni dopo Tedesco, un palermitano torna a segnare al Barbera: a seguito del gol di Nino La Gumina contro il Parma, sono arrivate anche le parole della famiglia.
Otto anni dopo Giovanni Tedesco (che segnò il terzo gol dei rosanero nel 5-1 casalingo contro il Cagliari il 3 Maggio 2009) un altro palermitano riesce a segnare allo Stadio Renzo Barbera. La routine dell'attaccante rosa, non sembra comunque essere cambiata più di tanto, nonostante siano anche arrivati i complimenti del patron Maurizio Zamparini: "Ha fatto un bellissimo gol, un altro l’ha sfiorato. Mi ha fatto piacere. Non bisogna pretendere molto da lui, è giovane e ha bisogno di esperienza".
Un altro ragazzo della sua età, magari, avrebbe festeggiato fino a tarda notte in discoteca (visto anche il rinnovo contrattuale fino al 2021 col club di Viale del Fante), lui invece ha mangiato una pizza con gli amici più stretti a Mondello e poi è andato a casa. Tutto frutto dei valori impartiti a Nino dalla sua famiglia, e direttamente dalla GazzettaDelloSport, arriva l'intervista alla Mamma Silvana e al Papà Filippo, all'interno della quale, non sono mancati gli elogi e gli aneddoti sul giovane bomber palermitano.
Entrambi i genitori impiegati al Comune di Palermo, hanno lasciato da tempo la città per stabilirsi a Carini. Lì vive anche Nino, con la sorella Noemi che abita a fianco. Un nucleo davvero unito, perché il gol di La Gumina lo hanno visto perfino in Afghanistan, dove lo zio Salvatore si trova in missione con l’Esercito: "Mio fratello mi ha detto che lo hanno dovuto placcare per come ha esultato – racconta Silvana –. Noi eravamo in tribuna allo stadio e siamo saltati dalla poltrona. Se devo essere sincera, mi sono emozionata di più quando segnò due gol a Benussi con gli Allievi in amichevole contro la prima squadra, anche l’esordio in A contro il Milan non è stato da meno".
(La Gumina-gol, 8 anni dopo un palermitano al “Barbera”. Tedesco: “Complimenti Nino, felice per te”)
LA SVOLTA...
La trafila nelle giovanili, partendo dai Pulcini, ma c’è stato un momento, secondo papà Filippo, in cui si è capito che sarebbe potuto diventare un giocatore professionista: "Quando è arrivato in Primavera – ammette – il suo rendimento è salito, il merito è stato di Giovanni Bosi, che lo ha impostato con prima punta. Gli ha dato un ruolo di movimenti. Non a caso è stato capocannoniere del torneo di Viareggio nel 2016. Noi possiamo soltanto ringraziarlo, così come l’ex responsabile del settore giovanile Baccin. Penso che questo gol possa essere il primo di una lunga serie".
Magari con la voglia emulare un altro giovane attaccante esploso nell'ultimo campionato del Palermo giocato in SerieB: "Belotti? Noi ci auguriamo soltanto il meglio per Nino – continua il papà – sapendo che dipende da lui. Non siamo mai stati appassionati di calcio e per questo mai invadenti. Dovrà essere bravo a gestirsi e a prendere le giuste decisioni".
IL MIGLIORE AMICO DI NINO...
La felicità per il gol contro il Parma è stata condivisa anche dal migliore amico di La Gumina, una sorta di fratello acquisito che lo accompagna nella vita di ogni giorno. "Questo gol lo aspettavamo da tempo – dice Sacha Amoroso – per tutti i sacrifici di Nino, come il problema al ginocchio della scorsa stagione. E spero pure che lo dimenticheremo, vorrà dire che ne avrà fatti tanti. Può arrivare a 20, perché è forte di testa, sa filtrare le situazioni negative come quelle positive e ha i piedi ben piantati per terra".
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