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serie b
Tra nuvole rosa e cieli azzurri, l’amore per il Palermo come filo conduttore: oggi la presentazione del libro di Benvenuto Caminiti
"Tra nuvole rosa e cieli azzurri" è il titolo del nuovo libro del giornalista e scrittore palermitano che sarà presentato nel capoluogo siciliano questo pomeriggio...
All'indomani dal buon punto conquistato dal Palermo di Roberto Stellone sul campo dell'Hellas Verona, verrà presentato, presso i locali dell'Albatros di Via Principe di Pantelleria 14 a Palermo, il nuovo libro di Benvenuto Caminiti. "Tra nuvole rosa e cieli azzurri", è questo il titolo dell'ultima fatica letteraria del giornalista e scrittore palermitano pubblicata dalla Titani Editori.
Un tourbillon di aneddoti, ritratti, emozioni e ricordi: un'opera autobiografica in cui l'autore ripercorre di pancia essenza e passioni della sua vita. Un tumulto di stati d'animo e sentimenti, culminati nell'amore viscerale per la famiglia, il calcio ed i colori rosanero.
Di seguito, vi proponiamo un'articolata ed accorata prefazione stilata proprio dall'autore del libro che illustra genesi e dinamiche che hanno ispirato stesura e pubblicazione del testo. L'amore profondo ed incondizionato per il Palermo fungerà da vero e proprio filo conduttore, cadenzando storie, capitoli ed emozioni del lettore.
di Benvenuto Caminiti
Una volta per Mediagol scrivevo una rubrica dal titolo ammiccante: “Pensieri e parole in libertà”: l’argomento era (quasi) sempre l’ultima partita del Palermo, e mi piaceva così tanto che ogni articolo mi riusciva a meraviglia.
E il segreto stava tutto in quella libertà, proclamata nel titolo.
Poi, all’improvviso, per varie ragioni, mi trovai costretto ad interrompere momentaneamente il percorso, mio malgrado, nonostante il successo di quella rubrica.
Mi mancò molto non potere scrivere i miei settimanali “pensieri e parole” sul Palermo; mi sentii per giorni e giorni incompleto, come se mi mancasse un braccio, una mano o anche solo un dito…. Finché non scoprii che potevo riprendere il dialogo, per anni intercorso coi miei lettori, continuando a scrivere i miei “Pensieri e parole in libertà” su Facebook.
Ed eccoli, questi nuovi “Pensieri e parole in libertà”, raccolti in un libro dal titolo seducente – “Tra nuvole rosa & cieli azzurri – che lascia il lettore libero di immaginare, che è forse l’unica cosa della quale non può essere privato a priori. Cioè prima che cominci a guardarvi dentro, una pagina dopo l’altra.
O, nel caso specifico, un post dopo l’altro.
Centinaia di post, scritti un giorno dopo l’altro, secondo l’estro del momento, in una libertà così piena da sfiorare l’anarchica, così da intercalare pensieri dedicati al Palermo a schegge che riguardano la famiglia ed altri amori.
E mentre scrivevo, sognavo, fantasticavo, tornavo ragazzino coi calzoni corti, il ciuffo ribelle… I baci di Mia Madre, le sue mani nei capelli per le mie malefatte, i suoi pianti e le sue risa…E il quaderno di Vladimiro che, appena diciottenne, già scriveva in un quaderno dalla copertina nera zigrinata il “suo” giornale sportivo, le sue cronache del Giro d’Italia, i suoi commenti al campionato, e gli bastava ascoltare Mario Ferretti (“Un uomo solo è al comando, la sua maglia è biancoceleste, il suo nome è … Fausto Coppi) o Nicolò Carosio (“Gol… Quasi gol… Palo!...”).
E la tenerezza di mio fratello Vincenzo, il musicista, dodici anni più di me: la Mamma se n’era salita in cielo troppo presto e io, tredicenne complicato, ero rimasto solo con il Babbo e lui sapeva com’era difficile conviverci.
E la presenza costante, ora dolce, ora severa, in ogni pagina, in ogni post di questo libro, di Cettina, mia moglie, compagna, amica e un po’ (molto) anche mamma.
Ecco di che vive questo mio libro: di memoria e nostalgia e rimpianti, primo fra tutti quello di non aver amato Mio Padre come avrei dovuto, perché Lui era sì severo e spesso assente ma c’era Mia Madre, che faceva da papà, e mamma, e allora si “usava” così. Senza di Lei, il Babbo si trovò come catapultato all’improvviso in una realtà nuova, del tutto sconosciuta. E ce la mise tutta per imparare il mestiere di padre. E alla fine ci riuscì pure ma, intanto, io me n’ero andato via di casa, e lui mi cercò invano : “Torna, figlio mio!”, ma io, stolto ed egoista, come si è quasi sempre a vent’anni, non lo ascoltai.
Una miscellanea di temi, ora leggeri ora profondi, ora brillanti, ora “seri”, ma sempre trattati con sentimento e passione. E una scrittura “aperta” a tutti (belli e brutti, buoni e cattivi) che ha incuriosito un brillante e coraggioso editore di Roma, Riccardo Colao (“Titani Editori”), calabrese di nascita, giornalista e scrittore anche lui, al punto da cercarmi, trovarmi, telefonarmi e propormi di fare un libro, raccogliendo i vari post “magari sistemandoli secondo il tema trattato, così da fornire una chiave di lettura più accessibile.
Le tre “sezioni”, in cui ho diviso il magma, altrimenti fuorviante, del tanti post sono, nell’ordine: La Famiglia, Il Calcio ed altri amori e il Palermo. Una suddivisione del tutto convenzionale perché, in effetti il libro altro non è che il modo in cui io racconto la mia vita, i sogni, le speranze, le illusioni.
E quindi, “Tra nuvole rosa & Cieli azzurri” può ben definirsi un libro autobiografico perché c’è dentro tutto il caleidoscopio della mia vita: dai miei anni verdi di ragazzo di strada (nel senso del pallone ovvero della mia più passione più grande) a quelli della maturità, prima e della “vecchiaia”, oggi. Il tutto offerto ai lettori col candore e l’innocenza del bambino che sono sempre rimasto dentro, a dispetto delle pene e degli affanni che il volgere impietoso degli anni di certo non mi ha risparmiato.
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