Giunto in Sicilia circondato da scetticismo e diffidenza non ha battuto ciglio.
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Lupo-Mediagol: “Zamparini, il mio ruolo e i consulenti. Tedino e le critiche.Tutto su Coronado e Trajkovski. Palermitani e polacchi ok, a Frosinone…”
L'intervista realizzata in esclusiva dalla redazione di Mediagol.it al direttore sportivo del Palermo
Dipinto nell'immaginario collettivo come l'ennesimo profilo dirigenziale che Maurizio Zamparini avrebbe fagocitato col suo ego tracimante e la sua indole accentratrice.
Fabio Lupo conosce bene rischi e dinamiche del del mondo del calcio. Ha incassato e non si è scomposto. Consapevole di approdare in una piazza calcisticamente passionale e prestigiosa ma legittimamente delusa da risultati e gestione societaria. Bisognava ricominciare da zero.
Sperando di averne modo e tempo. D'altronde, di dirigenti capaci, frustrati ed oppressi nella loro professionalità dal decisionismo del patron, ne sono transitati diversi da Viale del Fante.
Entrati in rotta di collisione con l'imprenditore friulano per divergenza di vedute o difformità radicale nella concezione dei ruoli e delle rispettive mansioni. Di conseguenza messi, o accompagnati gentilmente, alla porta.
Fabio Lupo ha risposto al pregiudizio con la sobrietà e la sostanza insite in una profonda cultura del lavoro. Propria di chi ha fatto calcio da dirigente nelle categorie minori. Dove non esistono top player e laute risorse per allestire organici dominanti sul piano tecnico. Purgatorio calcistico in cui urge acume, oculatezza, capacità negoziale per costruire una squadra che stia in piedi, scegliendo il tecnico giusto per valorizzarla al meglio.
Il ds rosanero ha modellato una rosa equilibrata e competitiva in relazione all'obiettivo prefissato. Fungendo da psicologo, a mercato aperto, per convincere i big a perorare la causa Palermo ed innestando in organico dei tasselli che si stanno rivelando funzionali al credo calcistico del tecnico Tedino. Cosa più importante, ha temporaneamente domato gli istinti interventisti, spesso rovinosi, di Maurizio Zamparini, con il quale è fin qui riuscito a lavorare in sinergia e con buon margine di autonomia operativa.
Il dirigente abruzzese si racconta in questa intervista esclusiva ai microfoni di Mediagol.it in cui approfondisce varie tematiche. Dal rapporto con Zamparini e Tedino all'aspetto tecnico- tattico relativo all'avvio di stagione del Palermo. Qualche retroscena di mercato, il rapporto con i tifosi e tanto altro...
Intervista realizzata da Leandro Ficarra
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