Il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Palermo Gioacchino Scaduto ha respinto la richiesta di revoca degli arresti domiciliari per Maurizio Zamparini.
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Inchiesta Palermo Calcio, il gip: “Il club è ancora di Zamparini”. L’accordo con Damir
Il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Palermo ha respinto la richiesta di revoca degli arresti domiciliari per Maurizio Zamparini
Secondo quanto riportato da AGI, l'ex patron del Palermo viene considerato dal gip ancora oggi il vero padrone della società di viale del Fante. Nonostante le dichiarazioni di rito rilasciate nei giorni scorsi da Rino Foschi e nelle ultime ore da Daniela De Angeli, la presenza in seno al club rosanero di quest'ultima - storico braccio destro dell'imprenditore friulano - induce il giudice a pensare "all'ennesimo giro di valzer in cui ognuno dei protagonisti torna al punto di partenza".
Inoltre, viene definita "incredibile" la cessione delle quote del Palermo Calcio ad un gruppo come la Sports Capital Investments"privo di qualsiasi disponibilità finanziaria", così come "l'attitudine di Zamparini a ricorrere a metodi quanto meno opachi".
L'accordo raggiunto e siglato di recente con la Damir della famiglia Mirri, che ha versato nelle casse del Palermo 2,8 milioni per pagare gli stipendi, evitando così i quattro punti di penalizzazione frutto di un eventuale deferimento da parte della Covisoc, secondo il Gip "non può che essere stato preceduto dal benestare dell'indagato", ovvero ancora una volta dallo stesso Zamparini, che secondo la tesi avrebbe dato il proprio parere favorevole alla società guidata da Foschi e De Angeli per sbloccare la trattativa per l’accordo commerciale che stavano contrattando con Damir.
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