Al netto delle dichiarazioni di prassi, il giro di orizzonte per individuare il successore di Roberto De Zerbi era già partito prima della trasferta di Bologna.
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Il casting di Zamparini e i dossier del ‘Genio’: tutta la verità sul ritorno di Corini
Eugenio Corini era di fatto il prescelto dal patron per ereditare la panchina di Roberto De Zerbi già da una decina di giorni. La sua candidatura è emersa al culmine di un casting avviato già prima del match contro il Bologna. Schede tecniche e...
Le perplessità del patron friulano sulla bontà dell'operato dell'ex tecnico del Foggia sono progressivamente aumentate col trascorrere delle settimane. Carenze nella gestione della fase difensiva, incapacità di infondere gioco, identità e determinazione ad un gruppo sempre più in balia di un'inerzia negativa, scarso impiego di alcuni pupilli presidenziali che nell'idea di Maurizio Zamparini avrebbero potuto garantire un cambio di marcia. Diversi i capi di imputazione ascritti dal patron friulano al giovane tecnico bresciano, al quale venivano rimproverati metodi di lavoro e relazionali non proprio inclini alle caratteristiche della rosa. A dispetto dei proclami di rito, un certo malcontento inerente alle scelte tattiche, alla gestione dello spogliatoio ed alla rotazione degli uomini filtrava in seno a parte del gruppo.
L'escalation di risultati negativi che ha trovato il suo culmine nell'eliminazione dalla Tim Cup ad opera dello Spezia, quindi, ha convinto Zamparini a rompere gli indugi optando per il cambio di guida tecnica. Il casting indetto dal patron ha origini pregresse: nel giro di 15 giorni ha incassato l'ennesimo cordiale diniego da parte del corregionale Edy Reja, il no di Gianni De Biasi alla suggestione doppio incarico e si è scontrato con le robuste pretese tecniche ed economiche di un Davide Ballardini pronto a tornare in sella soltanto in virtù di un lauto biennale e dei famosi quattro innesti di spessore da reperire sul mercato di gennaio. Restava quindi in piedi la candidatura romantica e fortemente simbolica di un idolo indimenticato dalla piazza, come Eugenio Corini. Raggiungere un'intesa di massima con il 'Genio', desideroso di rimettersi in gioco e innamorato cronico dei colori rosanero, non è stato un grande problema. Corini era pronto a subentrare già dopo la sconfitta contro la Lazio di domenica scorsa: restava da risolvere il problema dell'ingente esborso legato ad un eventuale esonero di De Zerbi, tra ingaggio biennale e clausola da riconoscere in caso di sollevamento dall'incarico. Poi, infastidito sulla fuga di notizie in merito all'imminente cambio in panchina, quel comunicato strategico Che ribadiva la fiducia a De Zerbi. Zamparini ha a lungo sperato che l'ex allenatore del Foggia, conscio del fallimento tecnico della sua gestione, ormai smarrito ascendente ed appeal nei confronti della squadra, facesse il canonico passo indietro rassegnando le dimissioni o proponendosi al fine di trovare un punto di incontro e giungere a una risoluzione consensuale del rapporto. Auspicio risultato vano nonostante le bacchettate mediatiche, le ipotesi di commissariamento (vedi Dario Simic) e i vari consigli spesso disattesi in materia di formazione. Proprio l'undici schierato contro lo Spezia ha rappresentato la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Zamparini ha seguito il match contro il liguri nella residenza di Aiello del Friuli proprio in compagnia di Eugenio Corini, con il quale già da una decina di giorni disquisisce in merito alle potenzialità ed alle criticità dell'organico, concertando modifiche tattiche e correttivi da apportare in sede di mercato. Convocazione ad ora di pranzo che non ha colto di sorpresa il genio. Un paio d'ore di macchina, partendo dalla sua residenza di Verona, per raggiungere casa Zamparini, visionare il match col presidente e limare gli ultimi dettagli.
Da più di una settimana l'ex tecnico di Chievo e Frosinone, coadiuvato dal suo staff storico, si è documentato in modo minuzioso sulle peculiarità di tutti i calciatori da oggi a sua disposizione, stilando schede tecniche e monitorando numerosi video per evidenziare le principali problematiche della squadra capitanata da Diamanti.
Il patron adesso paventa addirittura l'ipotesi di adire le vie legali al fine di ottenere una risoluzione contrattuale per giusta causa adducendo presunte e imprecisate inadempienze da parte di Roberto De Zerbi, quello che ad oggi è da considerare ormai un ex allenatore rosanero. Indipendentemente dall'esito, l'apertura di un contenzioso legale tra le parti congelerebbe il pagamento della famigerata clausola anti esonero.
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