Se la carriera da allenatore di Beppe Iachini nella massima serie fatica a spiccare il volo, in Serie B il tecnico marchigiano ha conosciuto soltanto successi.
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Iachini: “Palermo, Dybala e gli occhi di Sorrentino. Ricordi dei miei due anni e mezzo in rosa”
Beppe Iachini ha parlato al quotidiano L'Arena delle sue esperienze alla guida di Chievo e Palermo.
In particolare risaltano le due promozioni ottenute sulle panchine di Chievo e Palermo, con tanto di primato in classifica e record di punti nella cadetteria. Intervistato da L'Arena Iachini ha raccontato le emozioni di quei trionfi. "Ricordo il grande gruppo che si creò ben presto a Verona, fra il blocco che decise di restare e tutti i nuovi. Tutto bello, anche se non certo facile. Per vincere un campionato servono tanti elementi. E quell'anno al Chievo li trovai tutti al loro posto. Dal primo all'ultimo. Dovevamo vincere a tutti i costi? È normale che ripartire dopo una stagione amara non è proprio così semplice. Lo vediamo tutti gli anni per le squadre che retrocedono. Non fu facile ma riuscimmo a trasformare quel torneo in una cavalcata. Giocando a mio parere un grande calcio ed arrivando fino alla fine di un percorso bellissimo. Di quell'esperienza mi è rimasto praticamente tutto. La società nel suo insieme e naturalmente il presidente Campedelli, così come tutti i giocatori e l' ambiente. Dal magazziniere al rapporto coi tifosi. Fino a tutti i grandi numeri che quella squadra collezionò: maggior numero di punti, più vittorie esterne, più vittorie in generale. Di più a quel campionato non potevamo chiedere. Vinto per di più lasciandoci alle spalle squadre molto forti. Ma dopo il Chievo è stato bravissimo a confermarsi a certi livelli".
Anche in rosanero l'ex centrocampista ha saputo vincere con ampio margine il torneo. "Palermo è stata una bella esperienza, due anni e mezzo intensi durante i quali abbiamo ottenuto risultati importanti come gli 86 punti della promozione che sono ancora il record, dopo aver superato proprio gli 85 col Chievo nel 2008. Palermo è stato molto per me, come la valorizzazione di tanti giovani di grande valore. Impossibile non conservare un bel ricordo. Dybala? Un ragazzino con tanta voglia di lavorare. Stava sempre in campo, anche dopo l' allenamento col resto della squadra. Sempre molto umile, dedito al sacrificio. Mi fermavo a lungo con lui per esercitazioni varie, tattica individuale, difesa della palla e tanto altro. È cresciuto in fretta ma le sue qualità già allora erano ottime. Sono contento che abbia raggiunto questi livelli con la Juventus. Sta guadagnando esperienza. E migliorerà ancora".
Uomo fondamentale nella vittoria del campionato di Serie B 2013-14 fu l'estremo difensore Stefano Sorrentino, oggi in forza proprio al Chievo. "Gli occhi della tigre li ha sempre avuti - ha spiegato Iachini - Li aveva a Palermo, li ha al Chievo. Sorrentino non è solo un ottimo portiere, non è solo quel che vedete in campo. Lui è molto di più. Perché non ci sta mai a perdere, è un leader e sa essere un fattore aggregante come pochi. È importantissimo per lo spogliatoio".
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