Dove sarebbe il Palermo se non ci fossero stati i 9 gol in campionati di Gilardino a tenerlo a galla?
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Gilardino cerca i gol salvezza contro il suo passato. Tante conferme di formazione verso Firenze. Per il rush finale c’è l’incognita calendario
Il bomber è uno dei protagonisti della corsa per la salvezza, grazie ai suoi 9 gol i rosanero sono ancora in ballo.
Krsticic ha negato all'attaccante biellese la gioia della doppia cifra, ma non sembra un dramma per la punta, che fa della serenità interiore uno dei suoi punti di forza. L'obiettivo personale è particolarmente ambizioso, a quota 187 reti, vuole superare altri mostri sacri nella classifica dei marcatori all-times della Serie A. "L’obiettivo è farne di più di 200: se penso di farne 200, non ci arrivo. Devo pensare di farne 210, almeno". Il punto di domanda sorge quando si va a leggere la data di nascita di Gilardino sulla carta di identità: sarà in grado di segnare ancora 20 o 30 gol? Gilardino non sembra affatto preoccupato. "Sono un calciatore giovane. C’è gente che ha quattro, cinque anni più di me, e sta giocando: questo mi tiene vivo, mi dà motivazioni. Credo di poter giocare ancora molto". Chissà che non sia ancora la maglia rosanero ad accompagnarlo in questa impresa. “Palermo è una realtà assolutamente positiva: grande passione per il calcio, gente molto, molto buona - ha dichiarato alla rivista Undici -. Io e la mia famiglia stiamo davvero bene, Palermo ha tutto quello che si può desiderare per avere il miglior tenore di vita. La stagione è travagliata, ma stiamo lottando".
VERSO FIRENZE - Gilardino e compagni si ritufferanno domenica nel campionato, alla ricerca di punti preziosissimi sul campo della Fiorentina. Il Franchi negli ultimi anni raramente ha regalato grandi soddisfazioni, ma il momento dei viola, tutt'altro che felice, autorizza un cauto ottimismo. Le motivazioni nel calcio sono determinanti e quelle della truppa di Paulo Sousa sembrano essersi esaurite già da parecchie settimane: una sola vittoria nelle ultime 10 partite, 9 gol fatti e 14 subiti, e una media punti da zona retrocessione. Il pericolo è che le figuracce rimediate nelle ultime settimane possano portare a una reazione di Ilicic e compagni, ma visto che la scossa non è arrivata dopo le cocenti sconfitte con Empoli e Udinese i tifosi del Palermo si augurano che i toscani rimandino ogni proposito all'ultima giornata. Per quella che può essere già una gara decisiva per la lotta per non retrocedere i rosanero potrebbero affidarsi ancora a Cionek in difesa, nonostante il rientro di Gonzalez. Con il brasiliano in campo dal primo minuto sono arrivati due successi, sarà dura per Ballardini decidere chi mandare in panchina tra l'ex-Modena, Vitiello e Andelkovic. A centrocampo difficile che possa cambiare qualcosa dopo la bella prestazione contro la Sampdoria di Hiljemark e Maresca, qualche possibilità in più potrebbe esserci sulle fasce dove Lazaar potrebbe rappresentare una valida alternativa, magari a partita in corso. L'unico dubbio è quello sul partner d'attacco di Gilardino, con Quaison e Trajkovski che come la settimana scorsa si giocano una maglia.
CALENDARIO - La Lega ha stabilito il calendario dell'ultima giornata programmando per domenica alle 20.45 la partita dei rosanero contro il Verona. Viene però posta una condizione legata all'incombente finale di Coppa Italia del 21 maggio. E' stato concesso alle finaliste di Coppa Italia, Milan e Juventus, di anticipare al sabato il loro ultimo impegno di campionato. Questa decisione coinvolge indirettamente anche il Palermo, visto che in caso di possibile arrivo in volata con Carpi, Udinese e Sampdoria potrebbe sorgere l'esigenza della contemporaneità delle partite decisive per la lotta salvezza e proprio i blucerchiati dovranno vedersela con la Juventus. Qualora si verificasse questo scenario i rosanero (possibile soltanto in caso di sconfitta della Samp nel derby e contemporanea vittoria di Carpi, Atalanta e Palermo contro Lazio, Udinese e Fiorentina) giocherebbero alle 18 del sabato, piuttosto che i rosanero.
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