Gianni Di Marzio, consulente di mercato, nonché amico, di Maurizio Zamparini, sia ai tempi del Venezia, che nel Palermo è stato protagonista di una lunga intervista ai microfoni di Live Sicilia Sport in vista della sfida tra i due club.
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Gianni Di Marzio show: “Senza Lupo e Tedino si rischiava la C. Zamparini un signore. Fallimento? Ma quando mai…”
Le parole di Gianni Di Marzio a proposito del momento del Palermo e dell’istanza di fallimento depositata dalla Procura.
Il consulente di mercato del patron rosanero tiene a precisare fin dal principio per chi farà il tifo sabato pomeriggio: “Il mio cuore è a Palermo, non a Venezia dove comunque ho vinto un campionato riportandoli in Serie A dopo 30 anni. Con il Venezia c'è un buon rapporto calcistico, al pari delle altre piazze dove ho vinto, come Cosenza o Catanzaro. A Palermo ho vissuto annate speciali, sia da allenatore che da consulente nell'anno della salvezza. Ho visto tutte le partite del Palermo, sono legato alla piazza. La squadra ha un ottimo allenatore: solo uno come Tedino poteva portare il Palermo in questa posizione in classifica, navigando in acque tempestose. Secondo me è un predestinato come allenatore. Se non ci fossero stati lui ed il direttore Lupo probabilmente il Palermo avrebbe fatto la doppia retrocessione in Serie C. Hanno lavorato bene costruendo una squadra giusta, anche se va migliorata. Zamparini ha tutte le intenzioni di farlo, vuole sempre vincere. Credo in questo Palermo.”
Osservando da vicino i singoli giocatori che scendono in campo: “Credo in Nestorovski. Coronado è un giocatore tecnico, deve mettersi maggiormente a disposizione per la squadra, deve essere più determinante per le qualità che ha. Quelli che stanno giocando bene sono i difensori, Rispoli, Struna e Bellusci. Adesso è anche rientrato Aleesami. Trajkovski? Se non gioca significa che Tedino non lo ritiene compatibile col suo gioco. Se va in Nazionale e gioca significa che c'è un problema con il modulo.”
A proposito del campionato di Serie B, che come ogni anno si rivela intrecciato e complesso: “Non c'è una squadra che al momento è completa, sia mentalmente che a livello di organico, e lo dimostra il fatto che nessuna è riuscita ad andare in fuga. Tra un mese, però, qualche squadra riuscirà ad allungare. Fino a questo momento in testa ci sono le squadre che si sono alternate nelle ultime settimane, quelle lotteranno fino alla fine per la Serie A.”
Ma guardando alle questioni esterne al campo, riguardo all’istanza di fallimento emanata dalla Procura di Palermo che incombe sul club, il fedele collaboratore di Maurizio Zamparini lo difende con grinta e sicurezza: “Io non credo alla storia dell'istanza di fallimento. Fallimento di cosa? Io con lui ho visto tantissimi allenatori e nessuno avanza un euro. Anzi, per venire con lui hanno anche preso il triplo rispetto alle altre società. Io credo a Zamparini, lui è un signore. Per la persona che conosco io non avrebbe mai fatto operazioni che potessero mettere a rischio la società. Ha sempre firmato con tutte e due le mani, ha elargito soldi a tutti. Nel Palermo Calcio ci sono tanti dipendenti e tante rispettive famiglie che vivono grazie a Zamparini. Poi non sarebbe la prima volta se vi fosse un eventuale ribaltamento di quello che viene detto dalla Procura.
Non sono preoccupato, Zamparini oltre ad essere un grande competente di calcio è una persona serissima. Non credo che abbia mai messo in difficoltà qualcuno, non ci crederò mai. Non voglio addentrarmi nei discorsi amministrativi visto che non mi competono, ma posso dire che stranamente queste cose vengono fuori quando c'è stata una forma di ostilità nei confronti di un personaggio che ha fatto vedere il calcio vero a Palermo. Gli avvocati stabiliranno i torti o le ragioni.”
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