di Leandro Ficarra
serie b
Frosinone-Palermo 0-0: Equilibrio, compattezza e recriminazioni. Buon punto ed il mistero del gol annullato. Commento finale
Il Palermo supera indenne lo scoglio Frosinone e mantiene l'imbattibilità in campionato. Ennesima prova di equilibrio e solidità condita dall'amarezza per un gol inspiegabilmente annullato a Rispoli.
Il Palermo allunga la sua striscia positiva e mantiene l'imbattibilità in campionato.
La compagine di Tedino supera indenne anche lo scoglio Frosinone al termine di una gara intensa e molto tattica. Tuttavia, i rosanero lasciano il "Benito Stirpe" con l'amaro in bocca per via del misterioso annullamento del gol segnato da Andrea Rispoli nella ripresa che avrebbe, con ogni probabilità, consentito loro di conquistare l'intera posta in palio.
L'assistente di linea avrebbe visto la palla uscire sulla traiettoria del corner che ha originato la rete dell'esterno ex Parma. Sulla bontà della valutazione restano molti dubbi.
Risultato comunque positivo in virtù del valore dell'avversario e delle difficoltà contingenti che hanno caratterizzato la settimana di vigilia del match.
Il Palermo ha confermato la granitica solidità che ha contraddistinto quasi tutte le prestazioni sciorinate fin qui. La compagine di Tedino ha tenuto il campo con equilibrio, autorevolezza e personalità, rischiando pochissimo pur denotando le consuete difficoltà nello sviluppo della fase offensiva. Ottima la fase di non possesso, la coesione tra le linee e la tenuta del trio difensivo. Grande solidità e sagacia ma poco fosforo in mezzo al campo. Piuttosto evanescente e poco armoniosa la fase offensiva.
Supremazia territoriale, costante ma sterile, dei frusinati nella prima frazione. Palermo ben raccolto nella propria metà campo e pronto a ripartire.
Seppur frutto di circostanze fortuite, le migliori occasioni nei primi quaranticinque minuti le ha avute, e sprecate con Nestorovski, proprio la squadra di Tedino.
Nella ripresa il Palermo ha alzato un po' ritmo e baricentro, provando a proporre gioco con più continuità ma arrovellandosi in una manovra avvolgente e dipanata in orizzontale.
Coronado ha provato ad accendere la luce, con qualche accelerazione e cambio di passo.
Il brasiliano, complici anche i problemi fisici delle scorse settimane, non è apparso brillante né particolarmente ispirato. Embalo ha girato un po' a vuoto, tanto da essere rilevato nell'ultimo scorcio dallo scalpitante La Gumina.
Gli interni hanno badato più a schermare la linea difensiva che ad attaccare lo spazio, Rispoli ha spinto con più continuità sulla destra ma è ancora lontano dalla condizione ideale.
Così le trame offensive rosanero sono rimaste più nelle intenzioni che nei fatti, senza guizzi dei singoli e particolari sbocchi, centrali e sulle corsie, la manovra è rimasta imbottigliata nella densità ciociara.
Dawidowicz ha ancora impressionato per fisicità ed intelligenza nell'interpretazione del ruolo e nella distribuzione della sfera. L'ingresso di Jajalo a metà ripresa in luogo del numero 28 polacco ha destato qualche perplessità. Murawski ha fatto la solita gara sagace e intelligente senza particolari acuti.
Struna ha guidato la linea difensiva con autorevolezza e personalità.
Nessun tipo di scompenso dopo l'uscita per infortunio di Bellusci e l'ingresso di Szyminski a completare il reparto con Cionek e lo sloveno. Pomini ha ribadito di costituire una garanzia assoluta tra i pali. Leadership e disinvoltura nell'ordinaria amministrazione ed un paio di interventi per nulla banali sulle traiettorie al veleno di Soddimo.
Aver concesso le briciole al Frosinone, dotato di un un tridente composto da Ciano, Ciofani e Dionisi, è certamente un segnale inequivocabile di come sincronismi ed abnegazione in fase di non possesso costituiscano elementi virtuosi insiti nel bagaglio di questa squadra.
A fare da contraltare, la cronica difficoltà di questa compagine a pungere con incisività e continuità in fase offensiva. Un problema più di condizione deficitaria dei singoli che non di automatismi legati allo sviluppo delle trame. Bisognerà lavorare e molto sotto questo aspetto, poiché la continuità è certamente fattore virtuoso ma non si vive di soli pareggi in ottica promozione.
Una squadra con questa cifra tecnica, contestualmente al livello della categoria, deve calciare di più verso la porta avversaria.
La soddisfazione per il punto conquistato viene sopraffatta dal rammarico derivante dal fallo di fantasia fischiato dal signor La Penna che ha annullato, per ragioni ancora oscure, il gol firmato da Rispoli. In regime di equilibrio tattico e tecnico, un episodio del genere sposta gli equilibri e determina il risultato.
Specie in serie cadetta, la classifica si implementa aggiudicandosi le cosiddette partite sporche, come poteva essere quella di oggi disputata allo "Stirpe".
Non perdere mai, in particolar modo in uno scontro diretto, è comunque un ottimo modo per preparare la sfida successiva e lavorare al fine di vivacizzare una fase offensiva macchinosa ed asfittica.
Nell'auspicio che i macedoni smaltiscano scorie e fatiche internazionali e che si possa fare un ulteriore step in termine di condizione psicofisica dei singoli.
Al "Barbera" arriverà il Novara del grande ex Eugenio Corini. Potrebbe essere un'occasione propizia per scrollarsi di dosso l' XFactor.
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