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Cessione Palermo: non solo inglesi, spunta il nome di una compagnia maltese. I dettagli

Cessione Palermo: non solo inglesi, spunta il nome di una compagnia maltese. I dettagli

Una nuova "scatola" si inserisce nella complicata galassia di società presenti nell'operazione di acquisizione del Palermo Calcio. La compagnia maltese in questione è legata sia ad Eight Capital che a Financial Innovations, società nelle quali...

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Pietà. Non è un’invocazione, ma è il punto d’incontro di tutti i movimenti riguardanti la cessione del Palermo”.

Secondo quanto riportato dall’edizione odierna de Il Giornale di Sicilia sarebbe infatti questo il nome della piccola cittadina maltese, alla periferia della capitale La Valletta, nella quale ha sede una società al quale fa capo uno degli investitori principali di Sport Capital Group PLC. Si tratta della compagnia Abalone Asset Management, nome che era legato dapprima solo all’advisor della trattativa Maurizio Belli ed oggi collegata sia a Financial Innovations che ad Eight Capital, quest’ultima unica società ad oggi ad aver mosso soldi nell’affare Palermo. La compagnia maltese, secondo quanto appurato dal quotidiano regionale, è legata a Financial Innovations via Finance Partners Group, gruppo della quale è figlia (fondata da Facile e Belli) e possiede “garanzie con l’opzione di acquisto di 150 mila azioni fino allo scorso marzo tramite il fondo Open Capital Fund, un sottocomparto di Comos Sicav, altro fondo gestito proprio da Abalone”.

Il collegamento principale tra Eight Capital ed i maltesi risulterebbe essere Value Added Fund, sottocomparto di Cosmos Sicav che detiene il 17,9% delle azioni della stessa società inglese. Inoltre, secondo quanto raccolto, Abalone e Financial Innovations risultano aver già collaborato nell’acquisizione di Alma Media, editore di Pop Economy (proprio il canale di diffusione scelto da Zamparini e Richardson per annunciare, lo scorso 4 dicembre, la cessione del club rosanero agli inglesi). Non solo, perché i due gruppi sarebbero stati anche interessati alla missione di salvataggio di Melegatti, società poi non portata a termine col fallimento nello scorso maggio.

Tutte le strade portano a Malta, in pratica. Più precisamente por-tano ad un’entità il cui nome è presente nei Paradise Papers, il secondo più grande database reso noto sulle società offshore da parte del Consorzio internazionale dei giornalisti investigativi. A leggere i componenti del board c’è ben poco di inglese, dato che quasi tutti i membri sono italiani- si legge sul Giornale di Sicilia-, ma andarli ad elencare sarebbe inutile. Abalone è infatti proprietaria di dieci fondi, tutti controllanti di almeno un sottocomparto. In gergo si chiamano «fondi-ombrello» e solitamente si utilizza questo schema per spostare l’investitore a seconda delle necessità”.

La necessità primaria, ribadita più volte, è quella di onorare gli impegni economici del club rosanero che vede nel mese di gennaio il primo passo decisivo per la salute e stabilità economica. La Lega di B resta in attesa di chiarimenti sui movimenti, il Palermo ha tempo entro fine mese per inviare la documentazione necessaria per verificare l’onorabilità degli acquirenti che, ad oggi, sembrano aver aggiunto un tassello ulteriore nell’intricata galassia di società e “scatole” presenti nell’operazione.