Il principe rosanero non è arrivato.
serie b
Cessione Palermo, niente principe rosanero: oggi la decisione sul sequestro di 50 milioni. York Capital e Follieri in corsa
L'imprenditore palermitano Dario Mirri ha rinunciato ad esercitare il diritto di opzione sulle quote del Palermo. Foschi e la De Angeli pronti al piano B
Fin dal suo ingresso nella scena con l'acquisto degli spazi pubblicitari all'interno dello stadio, Dario Mirri ha messo anima e corpo per riuscire a trovare un nuovo proprietario per il club di viale del Fante. L'imprenditore palermitano non c'è riuscito e ha dovuto rinunciare ad esercitare il diritto di opzione sulle quote che si era riservato proprio il giorno della stipula del contratto di concessione pubblicitaria.
L'edizione odierna de La Repubblica evidenzia come il Palermo dovrà adesso fare i conti con le numerose scadenze che vi saranno a stretto giro di posta. "Adesso la palla torna nelle mani di Daniela De Angeli e Rino Foschi con un’ulteriore scadenza: dimostrare solidità finanziaria e onorabilità della proprietà attuale entro i 30 giorni dall’acquisto delle quote", si legge sul quotidiano.
A tutto questo va anche aggiunto il pronunciamento della Cassazione sul ricorso della procura di Palermo contro il rigetto della richiesta di sequestro di 50 milioni di euro al club rosanero. Una situazione che di certo non fa dormire sogni tranquilli, ma alla fine la decisione con tutta probabilità sarà quella di negare il sequestro. Entro lunedì inoltre: "si devono pagare gli stipendi di gennaio e febbraio e questo è il banco di prova più grande per il Palermo. Se non si farà fronte a questa scadenza scatterà il deferimento da parte della Commissione di vigilanza sulle società di calcio alla Federcalcio e si metterà in moto il meccanismo che porterà il club ad avere una penalizzazione in classifica che può arrivare fino a quattro punti".
Le alternative alla 'soluzione Mirri' non erano tante già nei giorni scorsi ma Foschi ha sempre cercato in un modo o nell'altro di trovarsi un'eventuale situazione tampone nel caso in cui la ricerca di Mirri non fosse andata a buon fine: "Tutte le piste restano valide: dalla York Capital, anche se il gruppo sembra interessato più a club come Sampdoria e Parma, fino ai vari imprenditori che si sono fatti avanti nel corso di queste ultime settimane. Compreso Raffaello Follieri pronto a giocarsi nuovamente le sue carte dopo essersi detto disponibile a versare subito 10 milioni di euro in un conto italiano e poi altri 5 milioni entro un mese per dare evidenza dei suoi fondi. A patto che il Palermo gli faccia una richiesta scritta per giustificare lo spostamento di una somma così importante dalla cassaforte della FHolding a un conto italiano".
Il tutto mentre la Procura continua a tenere d'occhio la situazione che non è delle più chiare, la necessità è quella di trovare un nuovo proprietario il più presto possibile per evitare una nuova istanza di fallimento, che potrebbe scattare soprattutto qualora il 18 marzo non venissero pagati gli stipendi dei calciatori.
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