Strano destino, quello di Manuel Arteaga. Giunto in Sicilia il 27 dicembre scorso come potenziale rinforzo dell'attacco rosanero, il calciatore venezuelano lascia il club di viale del Fante senza essere mai stato impiegato in gare ufficiali. L'ex Zulia ha già salutato i compagni: è praticamente fatta per il suo trasferimento all'Hajduk Spalato. Una parabola breve, ma misteriosa per l'attaccante classe '94, acquistato da Zamparini per circa 800 mila euro in virtù delle discrete referenze ricevute nei mesi scorsi: i 17 gol, con relativo titolo di capocannoniere del campionato vinotinto, costituivano una promettente presentazione, pur nella consapevolezza della profonda complessità tattica e del diverso livello di competitività della Serie A italiana, torneo in cui il 'vinotinto' da lì a poco avrebbe dovuto cimentarsi.
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Calciomercato Palermo: Intesa raggiunta con l’Hajduk, Arteaga è atterrato in Croazia. Retroscena e dettagli dell’affare
Decisione presa negli ultimi giorni, il venezuelano lascia la Sicilia.
Rinforzo invernale - Il giorno della presentazione alla stampa, il vice-presidente Micciché aveva introdotto il nuovo acquisto al pubblico e agli addetti ai lavori, definendolo un investimento importante sulle cui qualità, dirigenza e staff tecnico riponevano grandissima fiducia. Dopo aver versato allo Zulia circa 800mila euro per acquisire l'intero cartellino del calciatore - al quale ha fatto sottoscrivere un contratto della durata quattro anni e mezzo - il Palermo si sarebbe tuttavia repentinamente ricreduto sulla bontà dell'operazione compiuta.
Una convocazione e diverse esclusioni - Una situazione davvero singolare, quella attualmente vissuta dal giovane venezuelano che ha visto radicalmente mutare considerazione e giudizi nei suoi confronti dopo appena una ventina di giorni, senza aver mai calcato il terreno di gioco in una gara ufficiale. Al suo attivo, soltanto una convocazione collezionata nella convulsa e vittoriosa trasferta di Verona che ha fatto da preludio all'esonero di Davide Ballardini. In mezzo, tanto impegno, sudore e voglia di mettersi in luce agli occhi di tecnico e compagni, ed il fardello di una serie di illazioni non meglio precisate su presunte anomalie nello stile della sua corsa (qui i dettagli). "Arteaga? Mi hanno detto che corre male, oggi sono qui per verificare personalmente": queste le parole del patron alla vigilia della seduta di rifinitura della sfida casalinga contro la Fiorentina. A fare da contraltare le buone referenze fornite su di lui da alcuni compagni, tra i quali Mato Jajalo (qui le sue dichiarazioni) e Oscar Hiljemark, dopo averlo visto all'opera nel corso delle sedute d'allenamento condivise. Parole lusinghiere in merito alle potenzialità del classe '94 sono state spese anche dall'ex tecnico del Palermo, Davide Ballardini, che ha avuto modo di allenarlo e di monitorarlo da vicino, non soltanto in sede di conferenza stampa.
Il responso del Mellizo - In seguito, un alone crescente di scetticismo ha inevitabilmente minato il morale del ragazzo giunto in Sicilia con ben altre aspettative. Il ritorno a disposizione di Djurdjevic ha ulteriormente ridotto lo spazio per l'attaccante venezuelano ed il contestuale arrivo del giovane terminale ungherese, Norbert Balogh, ha costituito un messaggio neanche troppo subliminale da parte della dirigenza rosanero. Il presdente Zamparini ha ritenuto quindi opportuno porre all'attenzione del nuovo tecnico rosa, Guillermo Schelotto (che aveva incontrato in albergo lo stesso Arteaga, qui le immagini), le qualità del venezuelano: una sorta di esame di maturità da superare per essere riconfermato nell'organico che si allena a Boccadifalco. Ancor prima della scadenza dei fatidici dieci giorni di prova concessi al ragazzo, il responso finale. Nelle scorse ore, la dirigenza ha infatti comunicato ad Arteaga la decisione maturata: l'ex Zulia andrà a testare la propria stoffa e i margini di crescita in prestito all'estero. E, nella fattispecie, a un club vicino all'attuale management serbo Lemic-Curkovic, binomio di intermediari e consulenti di mercato che godono attualmente della massima fiducia da parte del patron friulano: l'Hajduk Spalato.
Nuova avventura - Arteaga, rimasto deluso dalla bocciatura ricevuta, adesso è pronto a vestire la maglia della società croata terza in campionato dopo Rijeka e Dinamo Zagabria. Nella serata di ieri, secondo indiscrezioni raccolte dalla redazione di Mediagol.it, il ragazzo è atterrato in Croazia, in compagnia della fidanzata e a breve si sottoporrà alle visite mediche, superate le quali apporrà la firma sul contratto che lo legherà all'Hajduk fino al termine della stagione. Il cartellino del giocatore rimarrà di proprietà del club rosanero che lo girerà in prestito secco ai croati. Delusione legittima quella nutrita - dopo la bocciatura - dal calciatore di Maracaibo: voleva un chance per poter dimostrare il suo valore e ritagliarsi un piccolo spazio nel calcio italiano, magari provando anche l'esperienza in un club di serie cadetta che gli garantisse maggiore visibilità e continuità di impiego, restando nell'orbita del panorama calcistico nostrano. L'amarezza dovrà comunque smaltirla in fretta, ricaricando le pile per iniziare con lo spirito giusto questa nuova avventura professionale in Croazia.
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