Budan: “Zamparini ascolta gente che lo porta sulla cattiva strada. Due anni di anticalcio, a Palermo ha distrutto tutto…”

Un rapporto idilliaco che si è progressivamente deteriorato fino a giungere ai minimi termini.

Per Maurizio Zamparini, Igor Budan era come un figlio, tanto da volerlo sempre tenere sotto la sua ala, prima nelle vesti di calciatore quindi nel ruolo di dirigente. Tra Venezia e Palermo tante stagioni trascorse insieme, tra gioie e dolori, dentro e fuori dal campo. Poi l'addio, brusco ed inatteso, dopo una stagione trionfale, quella dell'ultima promozione in serie A, nel corso della quale Budan svolse con profitto le mansioni di team manager del club. Un divorzio professionale che l'ex attaccante croato sembra non aver ancora digerito come conferma nel corso dell' intervista concessa a "La Gazzetta dello Sport".

"A essere sincero, le ultime due annate mi hanno fatto disamorare, ho assistito all’anti­calcio e infatti il Palermo è retrocesso. Sono rimasto tifoso di questa squadra e ho visto cose incredibili. La gestione del presidente non l’ho capita, si sarà circondato di pessimi consiglieri. Lui, purtroppo, è così, si innamora periodicamente di gente diversa che spesso lo porta sulla cattiva strada. Anche gli esoneri del passato potevano avere un senso, quelli degli ultimi due anni no. S’è distrutto quanto costruito con l’ultima promozione in A. Io c’ero, da dirigente». Una sfida, col Venezia, che riguarda il suo passato. «Intanto gioisco vedendo il rosanero in alta classifica. E’ una sfida interessante tra due tecnici preparati. Tedino non lo conosco, ma tutti mi dicono quanto sia bravo e lo sta dimostrando. Inzaghi, dopo il Milan, ha accettato la sfida della Lega Pro e l’ha vinta con professionalità e umiltà”.