Berlusconi: “Montella non l’avrei mai scelto. Bonucci? Non può essere capitano del Milan una bandiera della Juventus”

Nonostante abbia passato la mano il suo cuore rossonero pulsa ancora forte. Silvio Berlusconi non riesce a distaccarsi emotivamente dalle vicende del Milan e, seppur in forma privata, non cela a margine dei suoi impegni politici l'amarezza per il rendimento fin qui deludente della squadra di Montella. Dopo le due sconfitte consecutive patite contro Sampdoria e Roma, il destino del tecnico pare fortemente in bilico. Al netto delle rassicurazioni di prassi dell'attuale dirigenza rossonera. Il derby che andrà in scena subito dopo la sosta per gli impegni delle nazionali potrebbe essere decisivo per il futuro di Vincenzo Montella sulla panchina del Milan. Il clima di tensione che circonda l'ambiente rossonero in queste ore è nitidamente percepibile.

Dissenso esteso anche in merito alle strategie di mercato ed all'investitura di Leonardo Bonucci nel ruolo di nuovo capitano del Milan. Di seguito il pensiero dell'ex premier, riportato dal "Corriere della Sera".

"Il Milan è un pezzo del mio cuore e della mia vita, vorrei almeno che la squadra andasse bene. E' questo il mio rammarico, il mio dispiacere. Non ho capito la campagna acquisti. Non si era mai visto in una squadra il cambio di 11 giocatori. Con tutti quei soldi a disposizione non si poteva comprare un top player? Volevo che alla guida del mio Milan restasse Brocchi, ma ero su un letto di ospedale e mi dissero Montella. Sta sbagliando, non mi piace come fa giocare la squadra e non mi piacciono neanche le scelte sui singoli. Io provavo a dargli dei consigli sperando che mi ascoltasse sul serio. Lui rivendicava sempre la sua totale autonomia sulla formazione. Come si fa a lasciare in panchina Suso e Bonaventura? Loro sono i giocatori tecnicamente più dotati della squadra. Davvero, non capisco. La fascia da capitano? E' stata data a uno che è stato per anni la bandiera della Juventus. Scelta incomprensibile. La doveva tenere Montolivo".