È uno dei dieci over-26 dell'organico del Palermo. Esperienza a disposizione dei giovani che lo cercano durante gli allenamenti per trarne insegnamenti utili e crescere. Giancarlo Gonzalez è il festeggiato in casa rosanero: 28 candeline spente quest'oggi, essendo nato a San José l'8 febbraio 1988. "Gli auguro il meglio per lui e la sua famiglia - dice il suo agente, Juan Vicente Carvajal, intervistato da Mediagol.it -. Che sia una giornata felice e serena. Sappiamo come la sua felicità sia strettamente legata al calcio, è la sua vita: quindi gli auguro di crescere ancora, di ottenere importanti risultati e di essere appagato dal punto di vista carrieristico - aggiunge -. Posso ritenermi moderatamente soddisfatto della sua stagione, anche se la nostra filosofia è quella di volere sempre di più, di avere nuove possibilità, di crescere sotto tutti i punti di vista. Sarebbe potuta essere un'annata di maggior livello, se solo non avesse dovuto avere a che fare con l'infortunio al ginocchio. I suoi standard li conosciamo già: nel primo anno ci ha abituati a prestazioni impeccabili che hanno aiutato il suo club a continuare a mantenere la categoria. Se andrà tutto bene, succederà anche quest'anno".
palermo
Ag. Giancarlo Gonzalez a Mediagol: “Auguri, Pipo. Grazie Palermo, è tempo di spiccare il volo”
L'intervista all'agente del centrale rosanero.
Intervista realizzata da Claudio Scaglione
Doppio incarico - "Giancarlo è carico, sa che può dare tanto ancora per questa maglia. Il suo lavoro per la squadra è duplice: in campo guida la difesa e nello spogliatoio si confronta spesso con i giocatori più giovani. E' uno dei leader dei rosanero, così come Sorrentino, Gilardino, Vazquez e Maresca. E' uno dei punti di riferimento per i ragazzi presenti nell'organico del Palermo, i quali gli chiedono consigli, suggerimenti e supporto. Ha alle spalle appena un anno e mezzo di esperienza in Serie A, ma la sua capacità di ambientamento gli ha permesso di essere uno dei più stimati all'interno dello spogliatoio. Da qualche settimana, inoltre, la sua figura è parecchio utile allo staff tecnico guidato da Schelotto. Il nuovo allenatore del Palermo ha ancora qualche problema di lingua, così i giocatori sudamericani, unitamente al cosmopolita Maresca, stanno fungendo da interpreti, facendo capire cosa l'ex Lanus vuole che si faccia in campo. E' un allenatore che ha molte idee, ma per il momento può esprimerle solamente in spagnolo e dunque ha bisogno di una mano".
Calo prestazionale - "I cambi di guida tecnica hanno determinato la flessione prestazionale del Pipo? No, mi sembra che Giancarlo è sempre stato concentrato al 100%, qualsiasi tecnico guidasse gli allenamenti. Ovviamente non si può negare che Giancarlo avesse e abbia tuttora buoni rapporti con Iachini, però ha continuato a lavorare sodo anche quando sono arrivati Ballardini e quindi Schelotto - ha proseguito -. Il livello di Giancarlo è stato un po' più basso rispetto al normale, rispetto a quelle che sono le nostre aspettative: come detto, la causa principale è legata all'infortunio occorso a ottobre; ma non sottovaluterei il fatto che il rendimento della squadra sia nel complesso peggiorato. Quindi, non solo il Pipo, ma anche altri calciatori hanno fatto registrare questa sorta di flessione".
Identità Schelotto - "L'impressione è che i gemelli Schelotto abbiano dato un'identità precisa alla squadra, che abbiano già fatto capire come si giocherà di qui in avanti. Rispetto ciò che hanno fatto Iachini e Ballardini prima di loro, ma la decisione della società di cambiare è atta a non compromettere una stagione di lavoro. Adesso le cose per il Palermo vanno bene e la salvezza sembra più vicina. Meglio per Giancarlo una difesa a 3 o a 4? Nella sua carriera ha giocato molto in una linea a tre, sia al Palermo che con la sua Nazionale, specialmente negli ultimi anni. Tuttavia, credo che, avendo lavorato molto con Jorge Luis Pinto, che è un cultore dello schieramento a quattro, non riscontrerà chissà quali difficoltà a rendere al meglio in questa disposizione. Con Jorge Luis Pinto, che io reputo uno dei migliori quindici allenatori nel mondo, Giancarlo ha fatto un apprendistato straordinario. E infatti adesso interpreta tranquillamente entrambi gli schieramenti tattici".
Approfondisci: SASSUOLO-PALERMO 2-2, LE PAGELLE DI MEDIAGOL.IT
Waiting for Golda - "Edoardo Goldaniga e uno di quei giocatori che cercano molto Giancarlo durante gli allenamenti: lo reputa un difensore da cui trarre insegnamenti, un centrale intelligente, d'esperienza. Edoardo si confronta spesso col Giancarlo, per ricevere consigli su come stare in campo, sul tempo dell'intervento: chiaramente il Pipo lo aiuta ben volentieri, sa che è un giovane che vale. Sì, ultimamente ha commesso qualche errore, ma sono sbagli dovuti all'inesperienza. Avrà modo di crescere in campo, di sbagliare ancora e di imparare. Giancarlo me ne parla molto bene".
Lite Sorrentino-Ballardini - "So che c'è stata una discussione, una divergenza di vedute tra il tecnico e il portiere dovuta a una decisione tattica dell'allenatore. Però sono vicende di spogliatoio che nascono e muoiono lì. Sarebbe opportuno risolverle lì dentro".
Grazie, Palermo - "Quella rosanero è senza orma di dubbio la piazza giusta per adattarsi al calcio italiano. Il Palermo è un grande club, siamo contenti del fatto che i rosanero abbiano deciso di aprire le porte a Giancarlo nel 2014, permettendogli di giocare in Serie A, dimostrando di che pasta è fatto. Un'opportunità per crescere per la quale dobbiamo ringraziare Maurizio Zamparini. Adesso Giancarlo ha un futuro tutto da scrivere: il suo contratto scade nel giugno del 2018. Vedremo quali saranno le opzioni: probabilmente, a 28 anni, è arrivato il momento che faccia il salto di qualità - ha precisato Carvajal -. Quelle a venire saranno le ultime stagioni della sua carriera. Come ogni atleta, come ogni professionista, il Pipo vuole crescere, compiere questo salto di qualità. Non so esattamente quando, ma penso che si stia avvicinando il momento in cui lui dovrà approdare ad un club che lotti per altri obiettivi.
Rapporto coi tifosi - "Per lui Palermo è una seconda casa, gli ricorda San José, Costa Rica. In questi due anni i tifosi hanno dimostrato un affetto inimmaginabile alla vigilia. La gente lo ferma per strada, chiedendogli autografi, fotografie. Lui è sempre propenso ad aprirsi ai sostenitori, molte volte si intrattiene a parlar con loro, scambiando opinioni e punti di vista. I tifosi lo stimano e lui fa altrettanto perché sa che il calcio nasce per far divertire i tifosi".
Futuro - "A gennaio sono stato per due settimane in Italia, ho incontrato la dirigenza rosanero e abbiamo parlato a fondo del futuro di Giancarlo. Tra aprile e maggio ci incontreremo nuovamente con la società per sapere con certezza cosa accadrà a partire dalla prossima stagione: se Pipo continuerà ad essere un giocatore del Palermo, oppure se potrà avere l'opportunità di giocare per un'altra squadra, facendo il salto di qualità che prima o poi tutti gli atleti vogliono compiere - ha detto l'agente delPipo-. Ci sono interessi da tutte le parti: alcune squadre hanno già sondato il terreno, informandosi sulla situazione del calciatore; noi, come detto, vorremmo un giorno compiere questo salto di qualità; e, infine, anche il Palermo ha l'interesse di ascoltare le offerte che arriveranno di qui in avanti per il giocatore. Fin qui, parliamo solamente di sondaggi e non di offerte concrete, chiaramente.
Preferenze e priorità - "A Giancarlo piace molto la Serie A, è un calcio che ha imparato a conoscere. Gli piacerebbe rimanere a giocare il campionato italiano. Però, al tempo stesso, segue molto la Liga Spagnola, la Premier League e anche la Bundesliga. Non ha preferenze ben precise. Il suo presente si chiama Palermo, il suo futuro è un punto interrogativo".
© RIPRODUZIONE RISERVATA