Una stagione da dimenticare in toto per il Pescara, forse l'unica nota positiva è rappresentata da Gianluca Caprari, autore di otto reti e quattro reti in campionato.
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Caprari torna all’Inter: “Ritrovo Spalletti e mi giocherò mie chance. Totti e il Pescara…”
L'intervista all'attaccante di proprietà dell'Inter che ha appena concluso la stagione in prestito al Pescara.
"Non è stata un’annata da ricordare. Abbiamo iniziato benissimo e le aspettative erano alte, ma poi abbiamo avuto un calo improvviso. Non ci è mancato di certo l’entusiasmo, visto che arrivavamo da una grande stagione in Serie B. Mi dispiace non aver potuto raggiungere la salvezza", ha raccontato Caprari che, terminato il prestito al Pescara, tornerà all'Inter (società che detiene il suo cartellino).
"Oddo? Io sono del parere che l’esonero dell’allenatore sia la naturale conseguenza del fatto che la squadra tutta vada male. Venivamo da un anno e mezzo fatto con il Mister Oddo, in cui abbiamo raggiunto la Serie A divertendo e divertendoci, ma soprattutto giocando molto bene - ha sottolineato Caprari ai microfoni di FcInterNews -. Lui è un allenatore giovane e sicuramente qualcosa ha sbagliato, ma anche noi abbiamo commesso errori. Secondo me abbiamo fallito tutti: quando un tecnico viene esonerato, io la considero una sconfitta personale. Oddo comunque ha dimostrato di essere un grande allenatore. Poi con l’arrivo di Zeman siamo partiti subito bene con quel 5-0 al Genoa ma poi non siamo riusciti a trovare continuità e la stagione è andata come è andata”.
Adesso Caprari tornerà all’Inter: "Sì, io sono in prestito e penso di tornare perché ho quasi 24 anni e voglio giocarmi le mie chance. Ho sempre sognato di indossare una maglia importante come quella nerazzurra. A partire dal ritiro giocherò le mie carte, poi si vedrà”.
In nerazzurro ritroverebbe Spalletti, già suo allenatore ai tempi della Roma: "Con Mister Spalletti ai tempi della Roma ho lavorato poco; perché io ero molto giovane. Qualche allenamento l’ho fatto e devo dire che è un grande allenatore. E l’ha dimostrato anche a Roma. E’ vero, Spalletti non ha vinto lo Scudetto, ma ha fatto il record di punti, ed è a meno quattro da una Juve pressoché imbattibile. Un risultato comunque incredibile”.
Un anno fa ha scelto l'Inter e non la Juve: "Con la Juve eravamo già d’accordo, ci siamo incontrati alcune volte, loro mi volevano. Poi a un certo punto sono spariti e a me non piacciono le prese in giro. Da lì poi mi chiamò Ausilio e ci misi poco ad accettare l’offerta dell’Inter. I nerazzurri hanno subito creduto in me e io vorrei tanto ripagare questa fiducia”.
Ultimo pensiero su Francesco Totti: "Per descrivere Francesco non ci sono parole. È l'ultima grande bandiera insieme a Buffon del calcio italiano. Credo che con il suo ritiro se ne vada un altro pezzo di storia di questo sport. Per Roma lui è un simbolo troppo grande da spiegare. Ha dato tutto per quella maglia, onorandola fino all’ultimo giorno”.
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