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Juventus-Genoa, Jurić: “Ho tanti giovani con grande entusiasmo. Bessa? Non si rende conto che…”

Juventus-Genoa, Jurić: “Ho tanti giovani con grande entusiasmo. Bessa? Non si rende conto che…”

Il tecnico dei rossoblù ha parlato al termine del match contro i bianconeri

Mediagol52

Ritorno in grande stile di Ivan Jurić.

Il croato è tornato sulla panchina del Genoa dopo l'esonero di Davide Ballardini, e aveva subito il difficilissimo compito di affrontare la complicata trasferta dell'Allianz Stadium contro la Juventus. Ancora una volta l'allenatore dei rossoblù ha dimostrato di essere la bestia nera dei bianconeri, dal momento che era già riuscito una volta ad abbattere i Campioni d'Italia grazie ad una tripletta realizzata da Giovanni Simeone nel lontano 2016.

Nell'anticipo pomeridiano della nona giornata di Serie A, il club ligure è riuscito ad ottenere un importantissimo pareggio, diventando la prima squadra a fermare la Vecchia Signora in questa stagione, dopo dieci vittorie consecutive. Il gol dell'1 a 1 è stato realizzato da Daniel Bessa, che ha sfruttato una grave dormita della difesa avversaria e ha superato Wojciech Szczęsny con un potente colpo di testa, annullando il momentaneo 1 a 0 di Cristiano Ronaldo.

Al termine del match Jurić è intervenuto ai microfoni di Sky Sport, elogiando la prestazione dei suoi uomini e mostrando tutta la sua soddisfazione per il risultato ottenuto: "Sapevo che avremmo potuto fare una bella partita, poi ti deve anche girare bene per poter pareggiare in casa della Juventus. Ho tanti ragazzi giovani che hanno grande entusiasmo, oggi hanno fatto bene e sono riusciti a dare tutto. Mi prendo i complimenti di Allegri, avremmo potuto fare meglio sotto alcuni aspetti perché mi sono reso conto che anche noi siamo usciti spesso dalla partita. Bessa? Ho lavorato molto con lui perché secondo me non si rende conto di quanto sia forte, ha lavorato bene e ha disputato una gara davvero esaltante. Mi piace che la squadra possa rendersi pericolosa con tanti giocatori e non solo con gli attaccanti. Quando sono arrivato la squadra era forte, oggi c’erano in campo tantissimi giovani che devono imparare tante cose".

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