Dopo il 4 a 2 dell'andata, la squadra di Simone Inzaghi è scesa sul campo del Red Bull Salisburgo quasi certa della qualificazione.
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Salisburgo-Lazio, Lulić: “E’ inspiegabile quanto accaduto. Se Luis Alberto avesse segnato…”
L'amarezza del capitano della Lazio, Senad Lulić, dopo l'eliminazione della Lazio dall'Europa League, in seguito alla sconfitta contro il Red Bull Salisburgo
I Biancocelesti sono stati invece rimontati, e col clamoroso risultato di 4 a 1 sono stati costretti ad abbandonare la competizione.
Nel post gara il capitano della Lazio Senad Lulić, intervistato ai microfoni di Lazio Style Channel, ha parlato dell'incredibile eliminazione della sua squadra dall'Europa League e dell'imminente derby contro la Roma: "Oggi volevamo fare meglio e non ottenere questa sconfitta. Abbiamo commesso errori non da Lazio, abbiamo avuto diverse occasioni, una in particolare con Luis Alberto; se avessimo segnato, sarebbe stata un’altra partita. Immediatamente dopo, gli austriaci hanno segnato il gol del vantaggio e noi dovevamo gestire meglio la sfida in quel frangente, con maggior tranquillità. Abbiamo subito tanti gol, quattro sono troppi ed è giusto che sia il Salisburgo a passare il turno. È difficile trovare le parole in questo momento, è inspiegabile quanto accaduto. Eravamo riusciti a passare in vantaggio, avevamo tutto nelle nostri mani. Volevamo fortemente il passaggio del turno. Siamo stati poco concentrati in occasione delle loro reti. Ora dobbiamo riprenderci mentalmente e fisicamente, tornare ad essere la squadra che eravamo. Domenica ci aspetta il derby, conosciamo l’importanza di questa partita".
Il calciatore bosniaco ha infine ringraziato i tifosi laziali per il sostegno costante alla squadra: "Pensiamo sempre ai nostri tifosi, ci hanno seguiti ovunque ed anche oggi erano tantissimi alla Red Bull Arena. Mi dispiace per il gruppo, ma anche per i nostri sostenitori. Dobbiamo guardare avanti, perché non dobbiamo crollare mentalmente. Ci aspettano partite molto importanti in campionato e dobbiamo reagire".
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