Di Andrea Geraci
serie a
Professione Bomber, Sergio Pellissier: il gol come elisir di eterna giovinezza…
Rapaci, voraci, freddi e implacabili: la storia dei bomber italiani che hanno segnato, a suon di gol, la storia del nostro calcio. Talvolta fulgide stelle di fama mondiale, spesso goleador di provincia, attaccanti di razza cresciuti all'ombra dei...
Cambiano le generazioni, passano gli anni, ma per loro l'obiettivo è sempre quello: mettere la palla in rete. Questo è il compito dell'attaccante, del bomber vero e, attraverso questa rubrica, ricorderemo quei cannonieri che, famosi o meno, hanno lasciato il segno nella loro squadra.
Personaggi che, a prescindere dai risultati ottenuti, hanno fatto la storia della massima serie italiana o, come in questo caso, continuano a farla. Sono poche ormai le bandiere italiane rimaste nel campionato: basti pensare a leggende del calibro di Francesco Totti e Alessandro Del Piero che, con il loro addio al mondo del calcio, hanno ferito il cuore non solo dei propri tifosi, ma anche di tutti gli appassionati di fede calcistica diversa. Eppure l'eccezione è sempre dietro l'angolo, perché il giocatore che analizzeremo oggi non ha nessuna voglia di mollare: Sergio Pellissier costituisce, infatti, uno straordinario esempio di longevità calcistica.
Nato ad Aosta il 12 aprile del 1979, Sergio Pellissier si può interpretare indifferentemente il ruolo di prima o seconda punta, molto agile nei movimenti e veloce con la palla al piede. Forte di testa e abile negli inserimenti, è dotato di un sinistro preciso, grazie al quale riesce a finalizzare non solo da rapace dell'area piccola, ma anche con conclusioni dalla media distanza. Una punta completa, in grado di dare il proprio apporto alla squadra nel migliore dei modi, creando continuamente spazi per i compagni.
CARRIERA E STATISTICHE: L'attuale capitano gialloblù muove i suoi primi passi nel Torino in Serie B per poi passare al Varese in C1 nel 1998, mettendo a segno in questi due anni circa 9 gol. Quindi, il suo cartellino viene rilevato dal Chievo Verona ed il calciatore viene subito girato in prestito alla SPAL, dove in due stagioni sigla 17 gol. Da qui in poi(dal 2002) comincia il grande amore per i clivensi con 443 presenze e 109 gol all'attivo, un vero capitano e trascinatore, primatista come numero di reti siglate in Serie A per il Chievo, ma anche come presenze in tutte le categorie. Un amore che ancora oggi è intatto e destinato a proseguire, visto il prolungamento del contratto ratificato nel mese di luglio, che lo legherà ancora una volta alla città di Verona.
ALCUNI GOL STORICI: È il 2 novembre della stagione 2002-2003 e i veneti si trovano ad affrontare un match ostico in casa del Parma, la sfida bloccata sullo 0-0 a circa 20 minuti dalla fine, è sbloccato proprio dal neo-entrato Pellissier (l'ultimo per nelle gerarchie nel roster offensivo a disposizione di Delneri) che sigla il gol del definitivo 1-0 e festeggia il primo sigillo in Serie A. Sempre nel mese di novembre dell'anno 2010 ancora un altro gol significativo, forse tra i più importanti messi a segno del calciatore nato in Valle d'Aosta, un guizzo fulmineo e decisivo, un colpo di testa vincente nella prestigiosa sfida contro l'Inter, eludendo la non facile marcatura di Lucio e Cordoba. Ultima, ma non utile ai fini del risultato, la rete siglata nella sconfitta subita per 3-1 da parte del Milan, in cui il classe '79 ha potuto siglare il suo gol numero 109 in Serie A, nonostante la sconfitta. Sono tanti, spesso di pregevolissima fattura, i gol, che andrebbero forse maggiormente celebrati, realizzati questo attaccante di razza, buon calciatore e ottimo atleta, che entra di diritto nella storia del calcio italiano.
Un calciatore eterno, emblema di perseveranza, abnegazione e professionalità come uniche vie per raggiungere i propri obiettivi. Un esempio edificante, un modello da seguire per le nuove generazioni di calciatori che ambiscono a ritagliarsi spazio e dimensione nell'universo del calcio professionistico. La carriera di Pellissier è probabilmente agli sgoccioli, ma non del tutto conclusa, nonostante le sue presenze in campo siano sempre più ridotte.
L'attaccante del Chievo Verona è una delle poche bandiere rimaste in questo campionato e, sicuramente, nonostante la sua fama non sia comparabile alle stelle di prima grandezza del panorama calcistico nazionale, merita per quanto mostrato sul terreno di gioco un posto di diritto nella storia dei bomber di razza del nostro campionato.
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