Chievo Verona, Giaccherini: “Siamo una piccola Juventus, il nostro obiettivo è la salvezza. Ronaldo…”

Sabato al Bentegodi, il Chievo Verona ha ospitato la Juventus.

Un inizio di campionato difficile per gli uomini di D'Anna, che hanno assistito con grande curiosità all'esordio ufficiale in bianconero di CR7.

Il 'Cristiano Ronaldo Day', insomma, non è passato inosservato, anzi, ha suscitato grande attenzione. Persino Emanuele Giaccherini, nonostante la sconfitta, al termine della gara si è fatto fotografare insieme alla leggenda portoghese, come ha ammesso lo stesso attaccante del Chievo ai microfoni di RMC Sport: "La foto con Ronaldo? Sono andato a prendere la macchina nel parcheggio, mi ha visto da lontano e mi ha chiesto di fare la foto. Ovviamente scherzo, sono momenti indimenticabili e ne ho approfittato. Viviamo in un'epoca in cui lui e Messi dominano il calcio, quindi ne ho approfittato per uno scatto con lui".

Sulla gara contro i bianconeri: "Tanta rabbia, volevamo almeno un punto. Teniamo stretta la prestazione, ribaltare i bianconeri non è semplice e l'abbiamo fatto con coraggio. Il mister ci aveva detto di giocarci la gara al massimo, ma soprattutto di vivercela, e noi siamo stati bravi a rimanere in partita e non farli raddoppiare. Li abbiamo aspettati bene per poi colpirli alla prima occasione. Questo - ha continuato -, è un Chievo giovane con voglia ed entusiasmo, è un percorso lungo con obiettivo salvezza. Siamo una piccola Juventus, con le dovute proporzioni. Tiriamo dal cilindro il massimo, i giocatori passano, ma rimane quello spirito e quella personalità di sopravvivere alla categoria. Il mio obiettivo è portare il Chievo alla salvezza, che sarebbe il nostro scudetto".

Infine, una breve parentesi sulla Serie A in generale: "Sconfitta dell'Inter inattesa, ma combatteranno fino alla fine perchè la rosa è ottima. Difficile ancora giudicare la Juve, davanti hanno un arsenale incredibile, Ronaldo gli farà fare il salto di qualità in Europa. Mi ha sorpreso l'addio alla Juve di Marchisio. Può dare ancora moltissimo al calcio, credo sia stato una scelta consensuale. Non me l'aspettavo, so quanto lui tenesse alla Juve, ha avuto i suoi buoni motivi per dire addio ai bianconeri - ha concluso il classe '85 -".