Sono dodici le reti siglate da Paulo Dybala in questo avvio di stagione fra campionato e Supercoppa giocata e persa ad agosto contro la Lazio di Simone Inzaghi.
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Lo Monaco: “Io il primo a notare Dybala. Montella lo snobbò, poi la telefonata… “
Le parole dell'amministratore delegato del Catania: "Passai da Cordoba e lo vidi, capii però che non era un affare da Catania...".
Il magic moment del talento originario di Laguna Larga è sotto gli occhi di tutti: dieci gol messi a segno nelle prime sei giornate di Serie A, grandi giocate, preziosi assist, le attenzioni di diverse big d'Europa del calibro di Barcellona e Manchester United che, secondo la stampa inglese, la prossima estate potrebbe offrire ben 175 milioni alla Juventus. L'exploit della Joya non è certamente passato inosservato. Era l'estate del 2012 quando il nuovo numero 10 bianconero è arrivato in Italia, alla corte del Palermo di Maurizio Zamparini. Ma, intervistato ai microfoni di 'Tuttosport', l'attuale amministratore delegato del Catania, Pietro Lo Monaco, ha raccontato un altro e datato retroscena di mercato legato proprio al classe '93.
"Sono stato il primo dirigente italiano a notare Dybala. Passai da Cordoba e lo vidi. Notai che somigliava a chi, allora, allenava il Catania: Vincenzo Montella - ha dichiarato l'ex dirigente del club di viale del Fante -. Capii però che non si trattava di un affare economico da Catania. Quando chiamai Montella mi disse che a quell'età giocatori come lui ce n'erano, ma mi richiamò poi per dirmi che avevo ragione".
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